ATTUALITÀ

HomeNewsAttualità

Un monastero dell'anno Mille che vale meno di 4mila euro (così pare): siamo a Messina

Uno dei beni architettonici più importanti della Sicilia è stato pignorato per un debito comunale di 3.900 euro (circa): scopriamo il monastero di San Filippo di Fragalà

Balarm
La redazione
  • 11 dicembre 2018

Il monastero di San Filippo Fragalà

C'è questo monastero vicino Messina è il monastero di San Filippo di Demenna (o Fragalà) ed è stato edificato a Frazzanò nel 1090 (sì, nel medioevo) per volere del conte Ruggero e dalla consorte Adelasia.

Piccola parentesi: Adelaide del Vasto, nota anche come Adelasia fu la terza moglie di Ruggero I di Sicilia, madre di Ruggero II e scrisse quello che oggi è il documento esistente più antico d'Europa.

Tornando a noi, pare che Comune di Frazzanò non abbia pagato delle spese legali - un totale di 3.900 euro - e pare che l'avvocato creditore sia riuscito a fare pignorare il monastero dell'anno Mille.

La data di fondazione si conosce da un documento del 1145 emanato da Ruggero II nel quale si ricordano, elencandoli, tutti i privilegi concessi al monastero sin dall’edificazione.

Il monastero di San Filippo di Demenna sorge su una collina e pare come dominare la sottostante Frazzanò: se osservato da lontano, sembra un'antica e imponente fortezza.
Adv
Oggi non ospita più i frati e la ricchissima biblioteca che custodiva volumi pregiati fu trasferita negli anni Ottanta nel centro abitato, perchè potesse essere consultata più agevolmente.

Esistono tra le sue mura resti dell’originario impianto bizantino: un edificio sacro, di piccole dimensioni, sembra essere composto da una navata che si conclude in un ridotto presbiterio ai lati del quale trovano posto due absidiole ricavate nello spessore murario.

Rimane indenne al passaggio della dominazione mussulmana, il monastero viene restaurato in epoca normanna: c'è una rifondazione del complesso che lascia ai margini le antiche strutture abbandonate in uno stato di progressiva rovina.

Oggi si vede chiaramente un grande fabbricato costruito su tre livelli: circondando la chiesa (restaurata di recente) per tre lati, restituisce nel livello inferiore ambienti utilizzati come refettorio e cucina, al primo piano, quello di calpestio per la chiesa e l’antico chiostro, si trovano stalle e magazzini.Infine il secondo e ultimo piano ospita le celle dei monaci addossate al muro di cinta.

Un tempo l'interno della chiesa doveva essere impreziosito da numerosi affreschi, oggi non rimangono che frammentari e soltanto nell’abside centrale e nelle absidi laterali.

Torniamo ai giorni nostri: "Il sindaco di Frazzanò Gino Di Pane - si legge in una nota - non è riuscito a bloccare il pignoramento del monastero di Fragalà per un debito esiguo, circa 4 mila euro. È uno dei più importanti beni architettonici Basiliani della Sicilia".

Lo scrive noto il consligliere comunale (ed ex sindaco) Antonio Carcione: !Il Comune non ha pagato dal 2015 un debito di 3 mila e novecento euro che si riferiva a spese legali da liquidare ad un avvocato per una causa persa da parte del comune. Il legale, Eugenio Benvegna, dopo vari tentativi andati a vuoto, ha fatto pignorato alcuni beni del Comune tra i quali addirittura il monastero di San Filippo di Fragalà, che al catasto risulta ancora fabbricato rurale e non ha vincoli ed è quindi 'aggredibile'".
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.
...e condividi questo articolo sui tuoi social:

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI