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Un paradiso siciliano da vivere (anche) in inverno: dove si trovano le "Giache Bianche"

Vi portiamo in un luogo unico, speciale e dai contorni ambientali da scoprire che si trova a Sciacca, tra le più conosciute spiagge di Lido Fiori e Porto Palo e Cipollazzo

Salvatore Di Chiara
Ragioniere e appassionato di storia
  • 10 febbraio 2023

Giache Bianche (Menfi)

Nel 2022 sono state assegnate le vele di Legambiente a circa 400 spiagge italiane. Tra queste, la Sicilia ha ottenuto un discreto numero di riconoscimenti e Menfi, con le sue spiagge fantastiche è entrata di diritto con il bollino di 3 vele insieme all’isola di Ustica e Lipari.

La costa del comune agrigentino è racchiusa in una porzione che si estende fino al confine con la città di Sciacca. Tra le spiagge rinomate di Lido Fiori, Cipollazzo e Porto Palo è presente un luogo unico, speciale e dai contorni ambientali da scoprire.

Il suo nome è Giache Bianche.

Ci sono tre possibilità per raggiungere la spiaggia e godere di uno dei panorami migliori del Mar Mediterraneo. Per coloro che decidono di usare i mezzi è possibile farlo dalla strada provinciale 79 in direzione Sciacca. Poi, bisogna svoltare per la provinciale 49 e raggiungere la contrada Maragani.

Dalle ultime recensioni si evidenzia un peggioramento del tratto sterrato e quindi, le difficoltà aumentano. È possibile anche sfruttare a piedi la pista ciclabile e passeggiare per svariati chilometri addentrandosi nelle campagne menfitane. In ultimo, camminando lungo la spiaggia (con partenza da Porto Palo o Lido Fiori) si raggiungono le Giache Bianche.
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Un’immagine suggestiva, di un incontro fiabesco tra mare e cielo che illumina un’intera area lunga circa 2 km.

La presenza della pineta (privata) Bertolino è il contorno naturale che si interseca in un gioco di colori nonostante alcune noncuranze dovute alla scarsa pulizia. I particolari fanno la differenza e le Giache sono circondate da un aureo misterioso unito alle caratteristiche tipiche dei ciottoli bianchi e arrotondati che ricoprono interamente l’arenile.

Il termine “Giaca” in siciliano significa proprio ciottolo tondeggiante e levigato.

Questa spiaggia è stata insignita nel 2010 del premio Bandiera Verde dei pediatri italiani. Una scelta voluta per il facile adattamento dei bambini con il luogo. Sebbene sia priva di strutture balneari, questo “pezzo” di litorale raggiunge lo standard preferito dai turisti che riescono a viverla intensamente.

Per gli appassionati di trekking che decidono di setacciare per intero la zona, il cammino è caratterizzato dalla presenza di alcuni passaggi di natura archeo-naturalistico.

A poche decine di metri si assiste all’ultimo tratto del fiume Carboj che sfocia direttamente nel Mar Mediterraneo. Un corso lungo circa 30 km che viene sbarrato dalla diga Carboj (Arancio) e prosegue la sua corsa fino alle spiagge menfitane. Non poco distante dal tratto conclusivo del fiume è stato rinvenuto un cippo tratturale in calcarenite.

Lo smottamento a causa delle forti piogge ha provocato un cedimento dei terreni e dai sopralluoghi fatti, è emerso un reperto dalla lavorazione articolata e una serie numerica incisa che indica probabilmente una data o unità di misura. L’ambiente è circondato da una collina detta “Capparina”.

Si frappone tra il mare e la folta vegetazione delle distese di uliveti, frutteti e vigneti. Il mare cristallino batte su alcuni piccoli scogli che addolciscono la forza prorompente delle onde. Queste ultime perdono forza e raggiungono le giache.

Giorno dopo giorno i ciottoli hanno assunto delle forme diverse e lisce. Sono profumate, di un sapore antico fatto di storia, cambiamenti e trasformazioni.

Il territorio assume un fascino fatto di silenzio e normalità. In questo luogo trovano spazio gli amanti del surf, del kite surfing ed è possibile cimentarsi anche nello snorkeling. Un paradiso naturale e invidiabile dell’intero territorio siciliano.
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