RICETTE
Un piatto estivo siciliano in due versioni: i segreti della caponata con la "salsa santa"
Partendo dall’originale con il cappone, sostituito dalle melanzane è talmente apprezzata che il consumo non diminuisce neppure di fronte a temperature record

La caponata "alla Ficano"
Sminuzzare, tagliare, melanzane, cappone e agrodolce. Se ogni parola fosse un rebus per immagini, avrebbe come soluzione uno dei piatti più antichi della tradizione siciliana: la caponata.
Inserita nell'elenco dei prodotti agroalimentari siciliani riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole e alimentari, questo piatto - di cui ne esistono tantissime varianti - è talmente apprezzato che il consumo non indietreggia neppure di fronte a qualsiasi stagione o temperatura.
Partendo dall’originale con il cappone, sostituito dalle melanzane dai meno abbienti; fino ai pinoli, peperoni e pomodoro al posto della salsa, ne esiste anche una versione chiamata alla Ficano, che non prevede la frittura e spesso viene accompagnata da una salsa che invoca direttamente dal cielo un santo: San Bernardo.
Nome pare sia dovuto al Convento di San Bernardo a Catania, luogo della sua nascita.
Ma torniamo alla nostra caponata che, in questo caso, si differenzia dalle altre caponate per gli ingredienti lessati e cotti - la maggior parte - insieme. Andiamo in cucina dunque per questa versione più mixata e "leggera".
Ingredienti per 6 persone
1 cipolla bianca
1 cipolla rossa
2 peperoni gialli
2 peperoni rossi
2 peperoni verdi
4 melanzane
1 mazzo di sedano
2 carote
1 vasetto di capperi
1 vasetto di cipolline
1 foglia d’alloro
1 passata di pomodoro
60 gr di pinoli
80 gr di uva passa
100 gr di olive verdi
100 gr di olive nere snocciolate
olio q.b
sale q.b
acqua q.b
1 bicchierino d’aceto
2 cucchiai di zucchero
Procedimento
Tagliare a fettine la cipolla bianca e rossa e far rosolare in una padella con l’olio ben caldo. Aggiungere l’alloro, il sedano e le carote tagliate a tocchetti con un po’ d’acqua.
Far cuocere e aggiungere le melanzane con la buccia e la passata di pomodoro e procedere con una cottura a fuoco lento. Nel frattempo, arrostire i peperoni, spellarli e sfaldarli; questi andranno aggiunti agli altri ingredienti in cottura a fuoco lento insieme all’aceto stemperato nello zucchero e il sale.
Dopo circa 20 minuti di cottura aggiungere l’uva passa, i pinoli, le olive, i capperi e le cipolline e tenere sul fuoco altri 5 minuti. La caponata sarà pronta quando tutti gli ingredienti sono amalgamati e non troppo croccanti.
Far raffreddare e consumare a temperatura ambiente. Per i temerari, invece, che vogliono sfidare la propria fatica e compiere un peccato doppio ecco l’occorrente per la salsa di San Bernardo.
Ingredienti
100 gr di mandorle spellate
olio q.b
50 gr circa di mollica di pane
2 acciughe salate
1 bicchierino di aceto
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio abbondante di cacao amaro o 15 gr di cioccolato fondente
Procedimento
Sminuzzare finemente le mandorle, mescolarle alla mollica e tostarle in poco olio. A parte pestare le acciughe da aggiungere con lo zucchero al mix di mandorle e mollica.
In una casseruola aggiungere l’aceto e il cacao in polvere (oppure il cioccolato fuso). Cuocere per pochi minuti e scegliere se passare la salsa a setaccio o mantenerla nella consistenza più granulosa.
La salsa è pronta e per gustarla come si deve basta versarla sulla caponata e decorata con uova sode come volevano i Monsù, oppure per i diffidenti alla San Tommaso che prima vogliono assaggiare, si può accompagnare a parte.
Anche se per il sapore intenso siamo sicuri che ci si convertirà “al credo goloso di San Bernardo”.
Fonte: ricette della tradizione siciliana - Maria Antonietta Ficano.
Inserita nell'elenco dei prodotti agroalimentari siciliani riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole e alimentari, questo piatto - di cui ne esistono tantissime varianti - è talmente apprezzato che il consumo non indietreggia neppure di fronte a qualsiasi stagione o temperatura.
Partendo dall’originale con il cappone, sostituito dalle melanzane dai meno abbienti; fino ai pinoli, peperoni e pomodoro al posto della salsa, ne esiste anche una versione chiamata alla Ficano, che non prevede la frittura e spesso viene accompagnata da una salsa che invoca direttamente dal cielo un santo: San Bernardo.
Nome pare sia dovuto al Convento di San Bernardo a Catania, luogo della sua nascita.
Ma torniamo alla nostra caponata che, in questo caso, si differenzia dalle altre caponate per gli ingredienti lessati e cotti - la maggior parte - insieme. Andiamo in cucina dunque per questa versione più mixata e "leggera".
Ingredienti per 6 persone
1 cipolla bianca
1 cipolla rossa
2 peperoni gialli
2 peperoni rossi
2 peperoni verdi
4 melanzane
1 mazzo di sedano
2 carote
1 vasetto di capperi
1 vasetto di cipolline
1 foglia d’alloro
1 passata di pomodoro
60 gr di pinoli
80 gr di uva passa
100 gr di olive verdi
100 gr di olive nere snocciolate
olio q.b
sale q.b
acqua q.b
1 bicchierino d’aceto
2 cucchiai di zucchero
Procedimento
Tagliare a fettine la cipolla bianca e rossa e far rosolare in una padella con l’olio ben caldo. Aggiungere l’alloro, il sedano e le carote tagliate a tocchetti con un po’ d’acqua.
Far cuocere e aggiungere le melanzane con la buccia e la passata di pomodoro e procedere con una cottura a fuoco lento. Nel frattempo, arrostire i peperoni, spellarli e sfaldarli; questi andranno aggiunti agli altri ingredienti in cottura a fuoco lento insieme all’aceto stemperato nello zucchero e il sale.
Dopo circa 20 minuti di cottura aggiungere l’uva passa, i pinoli, le olive, i capperi e le cipolline e tenere sul fuoco altri 5 minuti. La caponata sarà pronta quando tutti gli ingredienti sono amalgamati e non troppo croccanti.
Far raffreddare e consumare a temperatura ambiente. Per i temerari, invece, che vogliono sfidare la propria fatica e compiere un peccato doppio ecco l’occorrente per la salsa di San Bernardo.
Ingredienti
100 gr di mandorle spellate
olio q.b
50 gr circa di mollica di pane
2 acciughe salate
1 bicchierino di aceto
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio abbondante di cacao amaro o 15 gr di cioccolato fondente
Procedimento
Sminuzzare finemente le mandorle, mescolarle alla mollica e tostarle in poco olio. A parte pestare le acciughe da aggiungere con lo zucchero al mix di mandorle e mollica.
In una casseruola aggiungere l’aceto e il cacao in polvere (oppure il cioccolato fuso). Cuocere per pochi minuti e scegliere se passare la salsa a setaccio o mantenerla nella consistenza più granulosa.
La salsa è pronta e per gustarla come si deve basta versarla sulla caponata e decorata con uova sode come volevano i Monsù, oppure per i diffidenti alla San Tommaso che prima vogliono assaggiare, si può accompagnare a parte.
Anche se per il sapore intenso siamo sicuri che ci si convertirà “al credo goloso di San Bernardo”.
Fonte: ricette della tradizione siciliana - Maria Antonietta Ficano.
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