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Un ponte di stelle che attraversa il fiume Oreto: a Palermo l'installazione di Collovà

Si chiama "Ponte Luminaria" l'opera visionaria dell'architetto Roberto Collovà che si trova in via Messina Marine a Palermo: l'arte diventa riflessione sull'ambiente

Balarm
La redazione
  • 26 luglio 2018

La luminaria a forma di ponte a Palermo

Tutti possono andare a guardare questo intervento urbano ideato dall'architetto Roberto Collovà: basta raggiungere la via Messina Marine a Palermo dove si incrocia con il fiume Oreto.

Qui si trova infatti "Ponte Luminaria" un ponte non calpestabile perché fatto di luci che vuole far riflettere sui cambiamenti della costa sud della città avvenuti tra il 1950 e il 1980.

Tra questi l'abitudine di usare il letto del fiume come discarica e riversare in mare i materiali di demolizione e di scavo dell’espansione-nord.

Lungo i cinque chilometri della costa sud di Palermo si interrompe la tradizione popolare dei "bagni" per la tossicità delle acque e la pericolosità dei fondali. Le due coste, una visibile l’altra sepolta, si fondono in un’unica striscia di terra nuova mediante questo "ponte".

Parte del progetto consiste in una luminaria tradizionale: "Ponte Luminaria" disegna l’attraversamento sui piloni di pietra dell’antico ponte della ferrovia sul fiume Oreto.
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L’impianto a forma di ponte è stato costruito con resti di luminarie, le grandi strutture con luci colorate usate come ornamenti nelle città e nei piccoli centri siciliani durante le festività religiose.

Il progetto è stato presentato durante l’anteprima di Manifesta12 (per saperne di più sulla biennale in corso a Palermo leggi questo articolo), dallo stesso architetto siciliano.

Collovà, nato nel 1943 a Corleone, è un architetto di Palermo che lascia contaminare la propria ricerca dalle arti visive e dalla fotografia.

La sua sperimentazione attraverso i progetti di architettura pubblica è stata infatti costantemente affiancata dall’esperienza della fotografia e da appunti disegnati.

Dedicandosi anche all’architettura del paesaggio e di giardini, all’allestimento di ambienti aperti attraverso vere e proprie istallazioni, ha prodotto anche mobili, lampade, oggetti di vario genere e ceramiche.

Per approfondire il lavoro di Collovà sulla costa sud di Palermo si possono osservare i suoi progetti esposti a palazzo Costantino (via Maqueda).
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