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Una boccata d'aria per il traffico a Palermo: potrebbe aprire lo svincolo a Brancaccio

Da trent'anni si parla di questo svincolo: ora si lavora a un accordo da oltre 3 milioni di euro per 36 mesi di cantiere, al netto delle (sabbie mobili) lungaggini burocratiche

  • 5 settembre 2018

Quasi trent’anni fa se ne cominciò a parlare. Non di un grattacielo, nè di un porto nè del ponte di Messina, ma di uno svincolo autostradale con qualche rampa di accesso e uscita.

Quasi trent’anni dopo rincorriamo news e delibere nella speranza di apprendere la risoluzione dei problemi che sembra, fateci usare rigorosamente il condizionale, abbastanza vicina.

Lo svincolo Brancaccio, meglio identificabile con le rampe che collegano l’autostrada A19 (Palermo - Catania) al noto polo commerciale Forum, non è ancora completato e raccontare la sua storia equivarrebbe a mettere in colonna decine e decine di date e fatti, anche parecchio noiosi per un non addetto ai lavori.

Proverò a sintetizzare solo per lasciare intendere cosa sono gli appalti in Italia, in Sicilia. Ma perchè ne stiamo parlando? Perché questa infrastruttura, inutile dirlo, ha una grande importanza nel panorama stradale.

Collegherebbe direttamente l’intera area industriale di Brancaccio all’autostrada e chi meglio degli autotrasportatori sà quanto sia delirante divincolarsi tra le vie urbane in mezzo al traffico per incolonnarsi in via Messina Marine, sul ponte Giafar e in altre striminzite vie di accesso della zona.
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Identico discorso vale per tutti gli automobilisti e i residenti che provenendo dalle altre parti della città sono costretti a percorrere le bretelle laterali dell’autostrada e sovraccaricare altri ponti limitrofi prima di raggiungere le proprie destinazioni.

Non solo. L’area commerciale di Roccella coincide con il primo polo di mobilità cittadina per chi proviene da sud: capolinea del tram linea 1 e nuova fermata ferroviaria di Roccella.

Entrambe consentono ai passeggeri di accedere in centro città lasciando l’auto in loco. La realizzazione delle rampe agevolerebbe di molto la vita dei pendolari che scelgono l’intermodalità nei propri spostamenti.

Tornando ai fatti, la Giunta Comunale di Palermo ha approvato di recente l’atto di indirizzo per la definizione di un accordo da sottoscrivere con la società Multi Veste Italy per il completamento delle infrastrutture degli svincoli di Brancaccio/Roccella di viale Regione lato monte e lato mare dell'autostrada A19 e per alcune strutture polifunzionali.

Chi è la MultiVeste Italy? L’azienda che ha realizzato il centro commerciale e altre opere accessorie in città e che stante ai comunicati del Comune di Palermo, era in debito con esso per oneri di urbanizzazione non corrisposti in precedenza e che hanno dato vita ad un contenzioso lungo anni!

L’atto di indirizzo dovrà passare in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva.

I lavori ammontano a circa 3,5 milioni di euro, che vanno a equiparare il valore dei debiti della MultiVeste Italy verso il Comune.

Tempi di realizzazione: 36 mesi a partire dal rilascio delle autorizzazioni, anche se possiamo immaginare che nei primi step verrà completata la rampa lato mare, già in parte realizzata e soltanto in attesa di pochi interventi.

Eravamo rimasti in sospeso con la storia dello svincolo: al netto del contenzioso già citato, vogliamo solo condire il tutto con:

Bando di gara nel 2000 e lavori a rilento iniziati nel 2005. Risoluzione contrattuale con danno con la prima ditta assegnataria. Nuova assegnazione. Modifiche richieste dall’Anas. Riprogettazioni in itinere. Cavi Enel non segnalati nelle carte da spostare in tempi biblici (8 mesi). Burocrazia infinita e annunci vari.

Ve lo avevamo detto, tutto noioso e anche già sentito e riportato nel curriculum di altre opere realizzate in città.

D’altronde il problema è sempre lo stesso: lungaggini burocratiche, aziende fallite o quasi, poche garanzie in fase di appalti di gara.

Probabilmente questo racconto odierno andrà a occupare un ulteriore posto nel punto-elenco di cui sopra che probabilmente rispolvereremo tra qualche tempo.

Ma era giusto scrivere questo passaggio per futura memoria.
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