Verifiche al "reparto degli orrori" a Palermo: che succede dopo le denunce del medico
La Regione ha istituito una commissione straordinaria per controllare l'attività del reparto dopo i presunti casi di malasanità segnalati dal chirurgo Francesco Caronia

Ospedale Civico di Palermo
L'assessorato regionale della Salute, su disposizione del governo Schifani, ha istituito una Commissione straordinaria per verificare l’attività clinica dell’unità operativa di Chirurgia toracica del Civico, a seguito delle denunce presentate.
A denunciare pubblicamente presunti casi di pazienti deceduti in modo sospetto, perchè «trattati in modo discutibile», «operati quando non necessario» e, ancora, presunte cartelle cliniche falsificate è stato Francesco Caronia, chirurgo presso il reparto di Chirurgia toracica dell'ospedale Civico di Palermo, che per tre anni ha registrato audio e dati di quanto avveniva nel suo reparto, all'insaputa di colleghi medici e del primario.
La vicenda è stata oggetto dell'inchiesta giornalistica de "Le Iene". Il medico è intervenuto in trasmissione raccontando, con tanto di registrazioni audio, quanto avveniva nel suo reparto, sotto gli occhi dei colleghi e del primario.
Un percorso iniziato molto prima con ben otto querele presentate alle autorità giudiziarie, attraverso le quali Caronia denuncia tutto e tutti, facendo nomi, cognomi e presentando dati, registrazioni e prove.
«Nonostante le otto denunce però non succede nulla», racconta il chirurgo. Così l'unica scelta resta quella di registrare tutto e provare a denunciare direttamente attraverso la stampa, mettendoci la faccia. Cosa che Caronia fa, in prima persona.
Sebbene sia tutto da accertare e verificare in sede processuale, i dialoghi registrati e mandati in onda in tv hanno destato scalpore e indignazione.
Il medico segnala circa 276 casi di cartelle cliniche che sarebbero state falsificate per ottenere più rimborsi ma soprattutto casi di pazienti operati «a mio avviso in maniera non corretta - denuncia il medico -, pazienti non operati per i quali magari si è perso tempo e addirittura pazienti introdotti in sala operatoria solo per colmare le sedute operatorie (ossia per non lasciare la sala vuota e inattiva, ndr).
Al vaglio della commissione straordinaria della Regione ci saranno proprio tutte le cartelle cliniche degli ultimi 5 anni, dal 2020 al 2025, con particolare attenzione alla correttezza dei percorsi terapeutici, alla coerenza delle scelte cliniche e agli eventuali esiti successivi, anche in altre strutture sanitarie, regionali o extraregionali.
La Commissione, composta da esperti provenienti da diverse Aziende sanitarie siciliane, inizierà i lavori lunedì 12 maggio e fornirà aggiornamenti settimanali all’assessorato. Prevista anche la possibilità di ascoltare direttamente i pazienti coinvolti.
I componenti sono Fabrizio Geraci, dirigente responsabile del Servizio 4 "Programmazione Ospedaliera" dell'assessorato regionale della Salute; Maurizio Nicolosi, direttore della Chirurgia toracica dell’Azienda Cannizzaro di Catania; Eugenia Di Stefano, dirigente medico di Medicina legale dell'Azienda "Villa Sofia-Cervello" di Palermo; Rosanna Intelisano, direttore del Controllo di gestione del Policlinico di Messina; Salvatore Piparo, dirigente medico "Ospedalità pubblica e privata" dell'Asp di Catania; Paolo Bordonaro, direttore della direzione medica di presidio dell'Asp di Siracusa.
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