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Ordinanza sulla movida: esplode la protesta sul web

A seguito dell'entrata in vigore dell'ordinanza del Comune di Palermo che regolamenta la vita notturna, immediate le reazioni, le polemiche e le risposte ufficiali

Balarm
La redazione
  • 3 giugno 2013

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Se ne è parlato tanto e se ne continuerà a parlare: è entrata in vigore sabato 1 giugno la tanto temuta ordinanza del Comune di Palermo che regolamenta la vita notturna. Immediate le reazioni e le polemiche corse veloci lungo la rete internet, grazie ai social network e ai maggiori canali di condivisione di contenuti multimediali.

Immediata la risposta dell'amministrazione cittadina, attraverso le parole dell'assessore allo Sviluppo e Attività Produttive, Marco Di Marco: «A testimonianza del fatto che il rispetto della normativa non è impossibile e che alcune delle polemiche di queste ore sono puramente strumentali, vi è il fatto che alcuni dei locali controllati sono risultati perfettamente in regola, rispettando gli spazi assegnati per il suolo pubblico e mantenendo la musica entro i limiti consenti». Già nei giorni scorsi hanno fatto molto discutere altre parole dell'assessore in merito alle zone "calde" della movida, come la Vucciria: Di Marco aveva infatti dichiarato che lì «Non si possono fare i controlli, la stessa polizia municipale ha paura ad entrare, a meno che non arrivino con l'esercito, un accesso interforze».

Un vicenda che interessa la città di Palermo, i suoi giovani e la sua economia: nei giorni scorsi, anche il cantante Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, si è dichiarato contrario all'ordinanza nel corso di un'intervista a Radio Time, definendola "stratagemma elettorale" per conquistare consensi di una parte dell'elettorale, demotivante nei confronti dell'impresa giovanile, che dovrebbe invece essere promossa.

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