Coltellate a Palermo fuori dalle zone rosse: "Forze dell'ordine anche in via La Lumia"
Dopo il grave caso di lunedì residenti, gestori dei locali e l'Ottava Circoscrizione chiedono che il presidio non si limiti alle aree individuate contro la mala movida
Via Isidoro La Lumia a Palermo
A Palermo cresce la preoccupazione sempre di più sul tema della sicurezza. E mentre c'è chi ancora si interroga sulle zone rosse e il loro effettivo funzionamento c'è chi invoca la presenza delle forze dell'ordine, a pochi giorni dell'ennesimo episodio di violenza: l'accoltellamento avvenuto in via Isidoro La Lumia. Questa volta siamo fuori dall'area "a sorveglianza speciale" ma proprio a ridosso, dove a dicembre 2023 era avvenuta anche una sparatoria.
Tutto è successo nella tarda serata di lunedì. Secondo quanto ricostruito finora, un 43enne si trovava lì insieme a due amici quando sarebbe stato avvicinato alle spalle da una persona a volto coperto che l'avrebbe inizialmente strattonato. La vittima, per difendersi, lo avrebbe spinto, da lì l'aggressione. Al di là del fatto in sè, sul quale la polizia farà luce grazie alle indagini, l’ennesimo episodio di violenza riaccende con forza il tema della sicurezza nelle aree maggiormente frequentate dalla movida palermitana e impone una riflessione seria sull’efficacia delle misure adottate fino a oggi.
E mentre i gestori dei locali chiedono che la zona venga presidiata, sottolineando che i controlli sono fondamentali a tarda notte e meno utili a ora di cena, Antonella Ferraro, presidente del Comitato via La Lumia e dintorni restituisce un quadro preoccupante fatto di urla, fuochi d'artificio sparati ogni sera e karaoke fino a tarda notte. E ora la situazione sembra essere precipitata: «Già qui la situazione era abbastanza pericolosa. Da quando sono state istituite le zone rosse da queste parti lo è ancora di più perchè notiamo che in molti si spostano qui dall'Olivella e in generale dalle zone soggette ai controlli, aggravando una situazione già difficile da sostenere. Le forze dell'ordine devono presidiare anche questa zona e le istituzioni dovrebbero affrontare il problema della sicurezza alla radice».
Un problema segnalato dal presidente dell'Ottava Circoscrizione Marcello Longo che ora invoca «la presenza delle forze dell’ordine e della polizia municipale per arginare la mala movida non sia limitata alle cosiddette zone rosse individuate al centro storico, perché anche qui ci sono zone molto calde e pericolose per la pubblica incolumità (ad esempio via La Lumia e dintorni, Borgo Vecchio e viale Campania) che necessitano di presenza preventiva da parte delle forze dell’ordine e della polizia municipale per tutelare la pacifica convivenza e la sicurezza delle persone, soprattutto negli orari più tardi della notte, in particolare dalla mezzanotte in poi».
Gli fa eco il vicepresidente dell’Ottava Circoscrizione Nicola Glorioso, che esprime «profonda preoccupazione per l’accaduto e sottolinea come l’episodio rappresenti il fallimento delle cosiddette "zone rosse", che – inspiegabilmente – hanno escluso proprio la via La Lumia e le strade limitrofe, nonostante la nota e costante affluenza di cittadini e avventori. Come Consiglio circoscrizionale avevamo già chiesto che l’area in questione fosse ricompresa tra le zone da sottoporre a presidio delle forze dell'ordine, ricordando gli episodi di violenza e turbative dell’ordine pubblico già verificatisi in passato».
Per Glorioso non intervenire oggi significa ignorare una realtà che tutti conoscono. Il Consiglio dell’Ottava Circoscrizione chiede alle autorità competenti di convocare, con urgenza, un tavolo tecnico che coinvolga anche la Circoscrizione interessata, al fine di colmare il grave vulnus istituzionale e operativo che ha escluso dal piano di controllo una delle aree più sensibili della città. «La sicurezza dei cittadini e la vivibilità dei nostri quartieri – prosegue Glorioso – non possono essere affidate a scelte parziali o arbitrarie. Occorre un piano di presidio coerente con le reali criticità del territorio e un impegno condiviso tra istituzioni, forze dell’ordine e comunità locale».
La mancata inclusione di quest'area tra le "zone rosse" ad alto rischio, a fronte di una nota di profondo disappunto dello scorso 15 ottobre 2025, per il consigliere dell'Ottava Municipalità Salvatore Palumbo «ha portato a una situazione di insicurezza inaccettabile e all'innalzamento del rischio per la quiete e la sicurezza pubblica. Questo ennesimo grave fatto di cronaca, che coinvolge la collettività, rende inevitabile e indifferibile l'immediata adozione di una strategia d'intervento che preveda un maggiore e costante presidio delle forze dell’ordine a tutela della libertà, del diritto al riposo dei residenti e della sicurezza degli avventori».
Tutto è successo nella tarda serata di lunedì. Secondo quanto ricostruito finora, un 43enne si trovava lì insieme a due amici quando sarebbe stato avvicinato alle spalle da una persona a volto coperto che l'avrebbe inizialmente strattonato. La vittima, per difendersi, lo avrebbe spinto, da lì l'aggressione. Al di là del fatto in sè, sul quale la polizia farà luce grazie alle indagini, l’ennesimo episodio di violenza riaccende con forza il tema della sicurezza nelle aree maggiormente frequentate dalla movida palermitana e impone una riflessione seria sull’efficacia delle misure adottate fino a oggi.
E mentre i gestori dei locali chiedono che la zona venga presidiata, sottolineando che i controlli sono fondamentali a tarda notte e meno utili a ora di cena, Antonella Ferraro, presidente del Comitato via La Lumia e dintorni restituisce un quadro preoccupante fatto di urla, fuochi d'artificio sparati ogni sera e karaoke fino a tarda notte. E ora la situazione sembra essere precipitata: «Già qui la situazione era abbastanza pericolosa. Da quando sono state istituite le zone rosse da queste parti lo è ancora di più perchè notiamo che in molti si spostano qui dall'Olivella e in generale dalle zone soggette ai controlli, aggravando una situazione già difficile da sostenere. Le forze dell'ordine devono presidiare anche questa zona e le istituzioni dovrebbero affrontare il problema della sicurezza alla radice».
Un problema segnalato dal presidente dell'Ottava Circoscrizione Marcello Longo che ora invoca «la presenza delle forze dell’ordine e della polizia municipale per arginare la mala movida non sia limitata alle cosiddette zone rosse individuate al centro storico, perché anche qui ci sono zone molto calde e pericolose per la pubblica incolumità (ad esempio via La Lumia e dintorni, Borgo Vecchio e viale Campania) che necessitano di presenza preventiva da parte delle forze dell’ordine e della polizia municipale per tutelare la pacifica convivenza e la sicurezza delle persone, soprattutto negli orari più tardi della notte, in particolare dalla mezzanotte in poi».
Gli fa eco il vicepresidente dell’Ottava Circoscrizione Nicola Glorioso, che esprime «profonda preoccupazione per l’accaduto e sottolinea come l’episodio rappresenti il fallimento delle cosiddette "zone rosse", che – inspiegabilmente – hanno escluso proprio la via La Lumia e le strade limitrofe, nonostante la nota e costante affluenza di cittadini e avventori. Come Consiglio circoscrizionale avevamo già chiesto che l’area in questione fosse ricompresa tra le zone da sottoporre a presidio delle forze dell'ordine, ricordando gli episodi di violenza e turbative dell’ordine pubblico già verificatisi in passato».
Per Glorioso non intervenire oggi significa ignorare una realtà che tutti conoscono. Il Consiglio dell’Ottava Circoscrizione chiede alle autorità competenti di convocare, con urgenza, un tavolo tecnico che coinvolga anche la Circoscrizione interessata, al fine di colmare il grave vulnus istituzionale e operativo che ha escluso dal piano di controllo una delle aree più sensibili della città. «La sicurezza dei cittadini e la vivibilità dei nostri quartieri – prosegue Glorioso – non possono essere affidate a scelte parziali o arbitrarie. Occorre un piano di presidio coerente con le reali criticità del territorio e un impegno condiviso tra istituzioni, forze dell’ordine e comunità locale».
La mancata inclusione di quest'area tra le "zone rosse" ad alto rischio, a fronte di una nota di profondo disappunto dello scorso 15 ottobre 2025, per il consigliere dell'Ottava Municipalità Salvatore Palumbo «ha portato a una situazione di insicurezza inaccettabile e all'innalzamento del rischio per la quiete e la sicurezza pubblica. Questo ennesimo grave fatto di cronaca, che coinvolge la collettività, rende inevitabile e indifferibile l'immediata adozione di una strategia d'intervento che preveda un maggiore e costante presidio delle forze dell’ordine a tutela della libertà, del diritto al riposo dei residenti e della sicurezza degli avventori».
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