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"Palermo in Rosa" colora tutta la città: la passeggiata contro la violenza sulle donne

Domenica 23 novembre al via la settima edizione di "Palermo in Rosa", l’evento ludico-motorio che unisce sport e impegno civico per dire "no" alla violenza sulle donne

Balarm
La redazione
  • 17 novembre 2025

Palermo in Rosa 2024

Già tremila iscritti alla settima edizione di "Palermo in Rosa", l’evento ludico-motorio che unisce sport e impegno civico per dire "no" alla violenza sulle donne e ai femminicidi. La manifestazione, in programma domenica 23 novembre, due giorni prima della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, mira a dipingere di rosa il cuore della città con un messaggio di speranza, solidarietà e consapevolezza.

L’evento, organizzato dalla Now Team, e con main partner il Gruppo Mangia's e il Palermo FC, si conferma come un’occasione di partecipazione collettiva e inclusione sociale, aperta a tutti – donne, uomini, famiglie e scuole – per ricordare che la lotta contro la violenza di genere è una responsabilità comune.

«Essere virali e penetranti, attivando le coscienze di tutti, nessuno escluso: questo è l’obiettivo di Palermo in Rosa - ha spiegato Daniele Di Gregoli - La leggerezza della formula non banalizza il tema, ma lo trasforma in patrimonio condiviso».

"Siamo alla settima edizione, noi la sosteniamo convintamente per il terzo anno consecutivo - dice Marcello Mangia, ceo del gruppo Mangia's - Spero che questa manifestazione dimostri che esiste una Palermo felice. La nostra non è un’operazione di marketing, ma un modo per restituire qualcosa al territorio, mettendo in evidenza il volto bello di questa città in cui credo fortemente".

Quest’anno la Palermo in Rosa accoglie con piacere anche la partnership con il Palermo FC. Nel mese delle celebrazioni del 125simo anniversario del club - che hanno colorato la città di rosa come segno identitario di appartenenza e comunità attorno al colore iconico della squadra cittadina - l’incontro tra le due realtà appare più naturale che mai.

Anche in considerazione dell’impegno ormai consolidato da parte della società rosanero contro ogni forma di violenza sulle donne, con iniziative e attivazioni già dedicate al tema, utilizzando i valori sani dello sport come risposta etica all’emergenza sociale. Per l'occasione, il club promuoverà l'iniziativa attraverso i suoi canali ufficiali e coinvolgerà una rappresentanza del settore giovanile e femminile nella manifestazione.

Il Percorso
Quest'anno si parte da piazza Verdi con l'iconico teatro Massimo e la sua scalinata a fare da sfondo e in cui viene scattata la tradizionale foto di rito sulla celebre scalinata, destinata a diventare virale sui social.

Il percorso di circa 3 chilometri attraversa i luoghi simbolo del centro di Palermo – dal Politeama al Grand Hotel et Des Palmes – in un cammino che vuole unire la città nel segno della parità e del rispetto.

Da piazza Verdi si parte in direzione via Cavour; poi via Roma, piazza Sturzo, via Giuseppe Puglisi Bertolino, via Isidoro Carini, via Archimede e il rientro al teatro Massimo da via della Libertà. Leggi questo articolo per conoscere le modifiche al traffico.

Il programma della giornata
9:30 Apertura evento e ritrovo al Teatro Massimo
9:40 Presentazione progetti 10 Flash mob (a cura della Compagnia della danza Palermo)
10:05 Saluti istituzionali
10:15 Warm Up
10:30 Partenza
11.00 Calcio in miniatura con gli allenatori delle giovanili del Palermo F.C.
13.00 Chiusura

La partecipazione è gratuita e aperta a tutti. Chi vorrà potrà indossare la t-shirt ufficiale rosa dell’evento, disponibile nei giorni precedenti presso i punti vendita Tecnica Sport e Sport & Nutrition (via Di Marco, 35). Le voci della città Stamattina la presentazione ufficiale della manifestazione che si è tenuta a Palazzo Palagonia con due madrine d'eccezione: Stefania Petyx e Giusi Battaglia, alias Giusina in cucina. A fare gli onori di casa il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.

"Dire "no" alla violenza sulle donne, ma anche alla violenza in generale, è un impegno che dovrebbe accompagnarci ogni mese dell’anno - ha detto Stefania Petyx - In una città come la nostra, che da sempre convive con il problema della violenza, manifestazioni come questa dovrebbero essere quasi obbligatorie. Palermo ha un forte problema culturale: la violenza è legata alla cultura. Quando mancano gli argomenti e le parole, si diventa violenti, e lo si è ovunque. La Palermo che vedremo il giorno della corsa sarà una Palermo piena di cultura: dobbiamo fare in modo che queste due città – quella luminosa e quella ferita – si incontrino. L’invito che rivolgo è di includere il più possibile le fasce sociali che vivono queste difficoltà, entrando nei quartieri e coinvolgendoli".

«Dico sempre che c’è una Palermo rosa e una Palermo nera. Il rosa della speranza e il nero della rassegnazione – afferma il sindaco - Questi due colori che ci appartengono sono l’estensione visiva delle contraddizioni interne che vive la nostra città. Nella graduatoria dei migliori licei italiani c’è sempre almeno un liceo palermitano, ma siamo anche la città con il più alto tasso di dispersione scolastica, per fare un esempio. Esiste una Palermo che vuole continuare a lavorare e una Palermo che ha abbandonato la sfida, collocandosi nella sfera della rassegnazione».

"Abbiamo già 3.000 iscritti - rivela l'assessore allo sport del comune di Palermo, Alessandro Anello - e tanti altri pronti a partecipare per portare avanti questa iniziativa. Palermo deve diventare città capofila di questo tipo di manifestazioni, un punto di riferimento in Italia. Noi siamo pronti ad inserire la Palermo in Rosa tra le grandi manifestazioni cittadine e portare, un giorno, alla partenza non 3.000 ma 6.000 partecipanti.

"Non è mai abbastanza partecipare a manifestazioni come questa. Palermo dovrebbe essere capofila di iniziative simili, sia tra le grandi che tra le piccole città - ha detto Giusi Battaglia - Parlare di violenza sulle donne significa affrontare un tema a 360 gradi: non solo la violenza fisica o sessuale, ma anche quella verbale. Molte persone non hanno gli strumenti per reagire: si tratta di un problema culturale. Credo che la parte più importante si giochi in casa, nelle famiglie. Da mamma di due figli maschi cerco di insegnare loro il valore del sorriso e della gentilezza, verso adulti e bambini. Si comincia da piccoli a praticare la gentilezza per diventare uomini in grado di rispettare e proteggere le donne".
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