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Il Teatro Biondo Stabile di Palermo sospende le attività

Balarm
La redazione
  • 5 gennaio 2011

Il Teatro Biondo Stabile di Palermo, una delle istituzioni culturali della città, ha sospeso le attività. A comunicarlo sono i vertici del teatro, che in una nota spiegano che la decisione è stata presa, «in attesa – si legge in una nota - che i soci si decidano a prendere decisioni formali per il futuro, con atti amministrativi certi, a cominciare dal saldo dei crediti vantati dal teatro nei loro riguardi e poi delle determinazioni politico-amministrative che consentano al Consiglio d'Amministrazione di formulare una proposta di Bilancio di previsione 2011 "vera e reale", da sottoporre sempre ai rappresentati degli enti stessi per un'approvazione responsabile».

La decisione è stata presa dal presidente Gianni Puglisi, dal direttore artistico Pietro Carriglio e dal consiglio d’amministrazione. Il bilancio preventivo 2010 è stato approvato solo il 10 dicembre scorso, per un impegno da parte dei soci (Regione siciliana, Comune e Provincia di Palermo) di 8 milioni 910 mila euro, oltre il contributo del ministero che ammonta a 737.481 euro, credito ceduto alla banca tesoriera, il Monte dei Paschi di Siena, che ha anticipato la somma per consentire l'attività del 2010. La banca ha finora incassato poco più di 5 milioni e mezzo di euro. Intanto, il Biondo ha aperto un contenzioso con il Comune, che per il 2008 e il 2009 aveva deliberato un finanziamento di 3 milioni 412.500 euro, mai versati e anche questi anticipati dal Mps. Sulle anticipazione, inoltre, vanno calcolati gli interessi passivi, per cui la scopertura complessiva, a oggi, supera i 5 milioni. Se arrivassero tutti i restanti contributi del 2010, pari a 4 milioni 70 mila euro, i soldi non basterebbero a sanare i conti, a meno che non arrivino le somme vantate dal Comune, che porterebbero il bilancio addirittura in attivo.

Il sindaco di Palermo Diego Cammarata ha dichiarato: «Spero che il Teatro Biondo ritorni sulla decisione di sospendere l’attività che costituisce un importantissimo punto di riferimento per la cultura cittadina. Non comprendo però le ragioni che inducono il presidente della Fondazione Gianni Puglisi a vedere nel Comune una controparte piuttosto che quello che è sempre stato e cioè un sostegno finanziario di grandissimo rilievo per il Teatro».

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