Affreschi neoclassici nell’edificio rinascimentale: a Palermo le visite a Palazzo Bonocore
Palazzo Bonocore a Palermo
Terrazze, campanili, chiese sconosciute, palazzi privati, giardini, ex fabbriche, manifatture artigiane: sono 130 quest’anno i luoghi che il Festival "Le Vie dei Tesori" apre nei cinque weekend compresi tra il 5 ottobre e il 4 novembre a Palermo, la città Capitale della Cultura 2018 dove la manifestazione è nata nel 2006 e dove è giunta alla sua dodicesima edizione.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Dopo lunghi restauri che hanno dato lustro all’ultima veste stilistica, quella neoclassica, Palazzo Bonocore è diventato un luogo di vivace produzione culturale ed esposizioni varie. È una delle affascinanti "quinte" di piazza Pretoria.
Dell’edificio si ha notizia sin dal 1547, quando è documentato l’acquisto da parte di Francesco Di Carlo. A metà del 1700 in vista del matrimonio della figlia Margherita il presidente del Tribunale di Palermo, Francesco Gastone, fa ampliare la struttura originaria.
La figlia sposa Francesco Antonio Lo Faso, duca di Serradifalco, insigne intellettuale, ma nel 1873 il Palazzo viene venduto al commerciante Salvatore Bonocore, da Giuseppina Lo Faso, ultima erede. All’interno, pregevoli affreschi e decori multicolori. Imperdibile, dai balconi, la vista sulla Fontana Pretoria.
La visita ha una durata di 40 minuti ed è accessibile ai disabili.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Dopo lunghi restauri che hanno dato lustro all’ultima veste stilistica, quella neoclassica, Palazzo Bonocore è diventato un luogo di vivace produzione culturale ed esposizioni varie. È una delle affascinanti "quinte" di piazza Pretoria.
Dell’edificio si ha notizia sin dal 1547, quando è documentato l’acquisto da parte di Francesco Di Carlo. A metà del 1700 in vista del matrimonio della figlia Margherita il presidente del Tribunale di Palermo, Francesco Gastone, fa ampliare la struttura originaria.
La figlia sposa Francesco Antonio Lo Faso, duca di Serradifalco, insigne intellettuale, ma nel 1873 il Palazzo viene venduto al commerciante Salvatore Bonocore, da Giuseppina Lo Faso, ultima erede. All’interno, pregevoli affreschi e decori multicolori. Imperdibile, dai balconi, la vista sulla Fontana Pretoria.
La visita ha una durata di 40 minuti ed è accessibile ai disabili.
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