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Dalla fake news al romanzo «54»: Zuela Maniscalco racconta la nascita del collettivo Wu Ming

Balarm
La redazione

La copertina di "Wu Ming: dalla fake news al romanzo neostorico «54»" di Zuela Maniscalco

I meccanismi comunicativi sperimentali alla base della nascita della Wu Ming Foundation: domenica 17 novembre gli spazi del Museo Salinas di Palermo gestiti da CoopCulture ospitano la scrittrice palermitana Zuela Maniscalco per la presentazione del libro "Wu Ming: dalla fake news al romanzo neostorico «54»" (Edizioni La Zisa).

Wu Ming è un collettivo di scrittori provenienti dalla sezione bolognese del Luther Blissett Project (1994-1999), pseudonimo collettivo utilizzato da un numero imprecisato di performer, artisti, riviste underground, operatori del virtuale e collettivi di squatter negli anni novanta, dal quale è nato il celebre romanzo «Q».

A differenza del "Luther Blissett", "Wu Ming" indica un preciso nucleo di persone, attivo e presente sulle scene culturali dal gennaio del 2000.

Nel suo saggio Zuela Maniscalco ripercorre con accuratezza tutte le fasi di quel periodo, parlando delle sperimentazioni sociali nate a Bologna in seno al Luther Blissett, quando ancora non esisteva alcun progetto letterario.

Poi si sofferma sul romanzo «54», ambientato nell'anno 1954, appunto, tra l'Italia, la Iugoslavia, la Costa Azzurra, gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica. 

Non è presente un vero e proprio protagonista ma vi sono almeno tre storie principali, tra le quali il romanzo salta continuamente: una si svolge principalmente a Bologna, la seconda a Napoli, la terza ruota attorno al personaggio di Cary Grant.

Il libro è scaricabile gratuitamente dal sito web del collettivo Wu Ming in formato elettronico.
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