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Dalle note di Prokofiev a Stravinsky: dialogo tra violino e pianoforte allo Steri di Palermo

  • Palazzo Chiaramonte-Steri - Palermo
  • 26 agosto 2025
  • 21.15
  • 18 euro (primo settore), 14 euro (secondo settore)
  • Biglietti acquistabili online sul sito di Palermo Classica, tramite la piattaforma Tickettando oppure fisicamente nella biglietteria dell'Accademia Palermo Classica (in via Paolo Paternostro, 94 - Telefono 091 332208 – Cellulare 348 8697932 - aperta dal lunedì al venerdì, dalle 15.00 alle 19.00) oppure il giorno stesso nel luogo dell'evento, dalle 15.00 in poi
Balarm
La redazione

Moné Hattori e Daniel Kharitonov

Un nuovo e imperdibile appuntamento dell'estate di "Palermo Classica". Martedì 26 agosto alle 21.15 al Cortile Steri va in scena il duo recital per pianoforte e violino che vede protagonisti due giovani talenti:Moné Hattori, al violino e Daniel Kharitonov, alPiano.

Moné Hattori è una violinista giapponese. È stata la vincitrice del primo premio dell'11° Concorso Lipinski & Wieniawski per giovani violinisti a Lublino, Polonia. È stata anche la vincitrice del primo premio al 7° Concorso Internazionale per Giovani Violinisti a Novosibirsk, Russia. 

Daniil Sergeevič Charitonov è un pianista e compositore russo vincitore di premi sia in patria che all'estero. È stato il più giovane concorrente nella divisione pianistica del prestigioso XV Concorso Internazionale Čajkovskij tenutosi nel giugno 2015, concorso nel quale ha vinto la Medaglia di Bronzo. Aveva 16 anni e mezzo al momento della vittoria, il che lo rese il più giovane vincitore di pianoforte nella storia del Concorso Internazionale Čajkovskij dopo Grigorij Sokolov. 

Il programma del concerto si apre con la "Sonata n. 1 in fa minore, Op. 80" di Sergej Prokofiev, iniziata nel 1938, ma ripresa più volte e compiuta soltanto nel 1946 grazia ai consigli e all'aiuto del grande violinista David Oistrach, che collaborò alla redazione della parte violinistica. Sotto l'aspetto tecnico-strumentale Prokofiev, valente pianista ed eccentrico virtuoso, non gli fu certo da meno. Quanto alla sostanza musicale della Prima sonata, Prokofiev ha cercato qui di rendere il suo linguaggio melodioso e chiaro, sensibile ed eloquente, pur senza rinunciare a renderlo con quegli slanci e quelle scabrosità melodiche e armoniche che sono tratti riconoscibili del suo stile. 

Si prosegue con "Divertissement", la Suite sinfonica dal balletto "Le baiser de la fée" di Igor Stravinskij da cui si diffonde un delicato lirismo, affatto insolito in Stravinskij, un lirismo che è davvero una «mistérieuse empreinte» lasciata da Cajkovskij.

La "Sonata in sol maggiore, Op. 134" di Dmitri Shostakovich è un lavoro complesso e tormentato, una composizione che nulla concede alla piacevolezza sonora e alla cantabilità di maniera e che trova la sua principale ragione espressiva nella 'durezza' formale che si percepisce all'ascolto, nel senso di contrasto e disagio che la pervade.

Il concerto si conclude con un brano recente "Les enfants de la Terre" di Takayuki Hattori. 

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