Dove facevano i bagni gli antichi romani: le visite alle storiche Terme Achilliane di Catania
Le Terme Achilliane di Catania
I camminamenti segreti da cui le suore guardavano senza essere viste; le cappelle inedite e i saloni aperti di rado di un luogo invece conosciutissimo come è la cattedrale di sant'Agata; tre complessi termali che affondano negli anni antichi: sarà un viaggio dall͛alto e dal basso, quello che "Le Vie dei Tesori" condurrà nel cuore antico di Catania.
Dal 19 ottobre al 4 novembre ogni venerdì, sabato e domenica su prenotazione si potranno visitare le Terme Achilliane, uno dei siti più antichi del capoluogo etneo e luogo in cui i romani facevano i bagni e realizzate probabilmente tra il Quarto e il Quinto secolo dopo Cristo, o ancor prima e poi ridimensionate.
All’origine erano molto estese, forse fino all’attuale piazza Garibaldi. Oggi è rimasta soltanto una piccola parte, ma molto interessante e suggestiva, che si snoda lungo un percorso sotterraneo proprio sotto piazza Duomo. Si accede, infatti, da un corridoio, ricavato tra le fondamenta della Cattedrale.
Il nome è stato desunto da un’epigrafe su una lastra di marmo ritrovata, se pur in vari frammenti, oggi custodita al Museo civico di Castello Ursino. Nel 1088 quest’area fu scelta dal vescovo per edificare la grande cattedrale di Sant’Agata e il monastero benedettino. La struttura preesistente venne riportata alla luce nel 19esimo secolo e recentemente messa in sicurezza e resa fruibile.
La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
Dal 19 ottobre al 4 novembre ogni venerdì, sabato e domenica su prenotazione si potranno visitare le Terme Achilliane, uno dei siti più antichi del capoluogo etneo e luogo in cui i romani facevano i bagni e realizzate probabilmente tra il Quarto e il Quinto secolo dopo Cristo, o ancor prima e poi ridimensionate.
All’origine erano molto estese, forse fino all’attuale piazza Garibaldi. Oggi è rimasta soltanto una piccola parte, ma molto interessante e suggestiva, che si snoda lungo un percorso sotterraneo proprio sotto piazza Duomo. Si accede, infatti, da un corridoio, ricavato tra le fondamenta della Cattedrale.
Il nome è stato desunto da un’epigrafe su una lastra di marmo ritrovata, se pur in vari frammenti, oggi custodita al Museo civico di Castello Ursino. Nel 1088 quest’area fu scelta dal vescovo per edificare la grande cattedrale di Sant’Agata e il monastero benedettino. La struttura preesistente venne riportata alla luce nel 19esimo secolo e recentemente messa in sicurezza e resa fruibile.
La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
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