"Faust, ovvero arricogghiti u filu": la trasposizione di Vincenzo Pirrotta sul palco del Teatro Biondo
L'attore Vincenzo Pirrotta
Con "Faust, ovvero arricogghiti u filu", si aprono gli spettacoli in programma in Sala Strehler per "[De]generazioni", la nuova Stagione del Teatro Biondo di Palermo (leggi l'articolo di approfondimento). Lo spettacolo va in scena fino al 4 novembre.
Prodotto dal Teatro Biondo, lo spettacolo è di Vincenzo Pirrotta e si ispira a "La tragica storia del Dottor Faust " di Cristopher Marlowe. Sul palco salgono lo stesso Pirrotta e Cinzia Maccagnano, accompagnati dalle musiche originali di Luca Mauceri.
Nella sua personale versione del Faust, Pirrotta trasporta il mito dell'uomo assetato di scienza e bellezza ma anche di successo, che vende l’anima al diavolo, ai nostri giorni, rendendo evidenti due aspetti già chiari nell'originale: l'incessante colluttazione con la propria coscienza (l’angelo buono e l’angelo cattivo) e l'incontro con i vizi capitali.
Pur rispettando la drammaturgia, Pirrotta si spinge a indagare il contratto stipulato da un Faust dei nostri giorni, gonfio d’orgoglio e di disperazione.
«Mi sono chiesto - dice Pirrotta - quali strumenti utilizza un Mefistofele d’oggi per la conquista delle anime, concentrandomi non tanto sulla questione morale, ma piuttosto sull’omologazione e sullo svuotamento delle intelligenze nel tempo che stiamo vivendo».
Giorni e orari: lo spettacolo va in scena mercoledì 24, domenica 28, mercoledì 31 ottobre e giovedì 1 e domenica 4 novembre alle ore 21, mentre giovedì 25, venerdì 26, sabato 27 ottobre, martedì 30 ottobre e venerdì 2 e sabato 3 novembre alle ore 17.30.
Prodotto dal Teatro Biondo, lo spettacolo è di Vincenzo Pirrotta e si ispira a "La tragica storia del Dottor Faust " di Cristopher Marlowe. Sul palco salgono lo stesso Pirrotta e Cinzia Maccagnano, accompagnati dalle musiche originali di Luca Mauceri.
Nella sua personale versione del Faust, Pirrotta trasporta il mito dell'uomo assetato di scienza e bellezza ma anche di successo, che vende l’anima al diavolo, ai nostri giorni, rendendo evidenti due aspetti già chiari nell'originale: l'incessante colluttazione con la propria coscienza (l’angelo buono e l’angelo cattivo) e l'incontro con i vizi capitali.
Pur rispettando la drammaturgia, Pirrotta si spinge a indagare il contratto stipulato da un Faust dei nostri giorni, gonfio d’orgoglio e di disperazione.
«Mi sono chiesto - dice Pirrotta - quali strumenti utilizza un Mefistofele d’oggi per la conquista delle anime, concentrandomi non tanto sulla questione morale, ma piuttosto sull’omologazione e sullo svuotamento delle intelligenze nel tempo che stiamo vivendo».
Giorni e orari: lo spettacolo va in scena mercoledì 24, domenica 28, mercoledì 31 ottobre e giovedì 1 e domenica 4 novembre alle ore 21, mentre giovedì 25, venerdì 26, sabato 27 ottobre, martedì 30 ottobre e venerdì 2 e sabato 3 novembre alle ore 17.30.
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