"Fratellini": al Teatro Libero di Palermo una storia delicata sulla verità, sul dolore e sul coraggio

Una scena di "Fratellini", foto di Andrea Scarfò
Uno spettacolo toccante, un dramma delicato che racconta di sentimenti e ingenuità: al Teatro Libero di Palermo dal 14 al 16 febbraio va in scena "Fratellini".
Inquadrato nella stagione artistica #Inoltrarsi del Teatro Libero di Palermo, lo spettacolo è di Francesco Silvestri ed è prodotto dal Teatro Libero. In scena gli attori Marco Chia e Giovanni Cordì.
Protagonisti della storia sono Gildo, un ritardato lieve, e suo fratello, costretto in un letto d'ospedale. Gildo ha solo un’ora di tempo per accudire il fratello, affetto da una malattia di cui non ha alcuna intenzione di pronunciare il nome. Un'ora in cui, tutti i giorni, dice alla madre di andare a messa e puntualmente non lo fa.
Gildo è uno che non ha mai fatto del male a nessuno pur essendo capace di improvvise violenze ai danni delle infermiere che non vogliono lavare o toccare suo fratello, il suo "fratellino".
Gildo lava il fratello nudo, lo monda dei peccati che non capisce né conosce, e le macchie, quelle macchie così inopportune su quel corpo tanto amato, sembrano a Gildo nuvole in cielo da cui estrapolare la visione di forme fantastiche.
A un certo punto, tutto cambia: Gildo decide di portare con sè una medicina: "la" medicina. Il finale è un sicuro colpo al cuore, che colpisce intimamente, tocca e stravolge lo spettatore.
Lo spettacolo è stato sostituito da "Banana split" del duo Bettedavis.
Inquadrato nella stagione artistica #Inoltrarsi del Teatro Libero di Palermo, lo spettacolo è di Francesco Silvestri ed è prodotto dal Teatro Libero. In scena gli attori Marco Chia e Giovanni Cordì.
Protagonisti della storia sono Gildo, un ritardato lieve, e suo fratello, costretto in un letto d'ospedale. Gildo ha solo un’ora di tempo per accudire il fratello, affetto da una malattia di cui non ha alcuna intenzione di pronunciare il nome. Un'ora in cui, tutti i giorni, dice alla madre di andare a messa e puntualmente non lo fa.
Gildo è uno che non ha mai fatto del male a nessuno pur essendo capace di improvvise violenze ai danni delle infermiere che non vogliono lavare o toccare suo fratello, il suo "fratellino".
Gildo lava il fratello nudo, lo monda dei peccati che non capisce né conosce, e le macchie, quelle macchie così inopportune su quel corpo tanto amato, sembrano a Gildo nuvole in cielo da cui estrapolare la visione di forme fantastiche.
A un certo punto, tutto cambia: Gildo decide di portare con sè una medicina: "la" medicina. Il finale è un sicuro colpo al cuore, che colpisce intimamente, tocca e stravolge lo spettatore.
Lo spettacolo è stato sostituito da "Banana split" del duo Bettedavis.
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