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"Il 66 (il biglietto vincente) a Palermo: l'operetta di Offenbach al Teatro Massimo

  • Teatro Massimo - Palermo
  • Dall'8 al 21 novembre e dal 2 al 14 dicembre 2025 (dal martedì alla domenica)
  • da martedì a venerdì (ore 10.00 e 11.30 per le scuole), sabato e domenica (17.30 per tutti)
  • 10 euro (intero), 8 euro (ridotto), 4 euro (studenti)
  • Biglietti acquistabili online sul sito del Teatro Massimo o al botteghino del teatro (in piazza Giuseppe Verdi, (aperta tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 15.30 tel. 091 6053580) o chiamando il Call Center al numero 091 8486000 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.00, per acquistare anche telefonicamente)
Un'operetta spassosa, capace di parlare al pubblico di oggi per affermare l’importanza degli affetti. “Il 66 (Il biglietto vincente)” di Jacques Offenbach, composta nel 1856, è il nuovo appuntamento della stagione “Educational” del Teatro Massimo ed è in scena dall'8 al 21 novembre e poi nuovamente dal 2 al 14 dicembre in Sala ONU.

A tessere le fila della partitura, sul podio dell'Orchestra del Teatro, è il Maestro Alberto Maniaci, musicista di grande esperienza, docente di Direzione d’orchestra presso il Conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo, che cura anche l'orchestrazione e l'arrangiamento.

La regia e la drammaturgia sono firmate dal giovane e talentuoso regista Salvatore Cannova. Il libretto originale di Auguste Pittaud de Forges e Laurencin è proposto in una nuova traduzione ritmica curata dallo stesso Cannova insieme a Paolo V. Montanari, con scene di Roberto Tusa, costumi di Giusy Di Trapani, luci di Vincenzo Traina.

Lo spettacolo, pensato per un pubblico di ragazzi tra gli 8 e i 15 anni, porta in scena con ironia e leggerezza l’eterno gioco tra illusione e realtà, offrendo un ritratto vivace e attualissimo delle debolezze umane. 

Tra risate e colpi di scena, lo spettacolo vede alternarsi in scena nel corso delle repliche Samuele Di Leo e Alfonso Zambuto (nel ruolo di Frantz), Fabiola Galati e Federica Foresta (Grittly), Giovanni Palminteri e Nicola Ciancio (Bertoldo), e invita il pubblico a riflettere su quanto siano fragili i sogni di ricchezza e quanto invece siano solidi i legami umani e la verità dei sentimenti.

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