Il bastione dei vicerè che domina lo Stretto: visita e degustazione al Castel Gonzaga di Messina
L'amore per i prodotti della terra, la scoperta dei gioielli nascosti della Sicilia: da questo incontro nasce "Planeta e Tesori", iniziativa promossa dall'azienda Planeta in occasione della nuova edizione de "Le Vie dei Tesori", in programma a partire dal 14 settembre (leggi l'articolo di approfondimento).
Il 21 settembre a Messina si potranno degustare i vini Planeta all'interno della dimora fortificata dei vicerè che domina tutto lo Stretto: è il Castel Gonzaga, costruito nella prima metà del 16esimo secolo durante la campagna dell'imperatore Carlo V contro le incursioni dei barbari.
Il viceré Ferrante Gonzaga curò il piano dei lavori, su progetto del celebre architetto di Bergamo, Antonio Ferramolino, ritenuto il massimo esperto dell’epoca, con la preziosa consulenza dello scienziato Francesco Maurolico.
Castel Gonzaga, costruito a partire dal 1540 sulla collina di Montepiselli, difendeva l’accesso meridionale, pur rimanendo esterno alla possente cinta di mura e bastioni. Era circondato da un fossato, con famelici coccodrilli, come si tramanda. Durante l’ultima guerra, l’edificio mantenne un ruolo strategico, diventando sede del Sistema di difesa antiaerea. A pianta poligonale, ha un camminamento anti-mina di forte suggestione.
Oggi, dopo tante tribolazioni, è ancora in piedi e domina dall’alto la città, il porto e lo Stretto.
Il 21 settembre a Messina si potranno degustare i vini Planeta all'interno della dimora fortificata dei vicerè che domina tutto lo Stretto: è il Castel Gonzaga, costruito nella prima metà del 16esimo secolo durante la campagna dell'imperatore Carlo V contro le incursioni dei barbari.
Il viceré Ferrante Gonzaga curò il piano dei lavori, su progetto del celebre architetto di Bergamo, Antonio Ferramolino, ritenuto il massimo esperto dell’epoca, con la preziosa consulenza dello scienziato Francesco Maurolico.
Castel Gonzaga, costruito a partire dal 1540 sulla collina di Montepiselli, difendeva l’accesso meridionale, pur rimanendo esterno alla possente cinta di mura e bastioni. Era circondato da un fossato, con famelici coccodrilli, come si tramanda. Durante l’ultima guerra, l’edificio mantenne un ruolo strategico, diventando sede del Sistema di difesa antiaerea. A pianta poligonale, ha un camminamento anti-mina di forte suggestione.
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