"Il canto della follia" tra abiti d'epoca e splendidi saloni: il Coro Sancte Joseph a Villa Palagonia

Il Coro Sancte Joseph di Bagheria diretto dal Maestro Mauro Visconti
Protagonista della performance è il bagherese Coro Sancte Joseph diretto dal maestro Mauro Visconti, tra i fondatori dello stesso, e accompagnato al pianoforte dal maestro Pietro Bagnasco.
Da Miserachs a Ortolani, da Morricone a Verdi, i brani in programma sono in sintonia con le letture che seguono il concerto tratte da "La follia nell'arte" di Gino Pantaleone contenute in "Ars Sana in Mente Insana" di Pino Clemente e Gino Pantaleone e un'argomentazione su i Capricci e Folies nel 18esimo secolo nelle Ville di Bagheria a cura della Dottoressa Lucia Scalia dell’associazione In Sicilia.
Il biglietto di 5 euro include l'ingresso in Villa (il concerto è gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili) e all’esposizione "Vestiture del Regno di Sicilia - La collezione di abiti d’epoca di Mirto a Villa Palagonia", con abiti d'epoca del Museo del Costume e della Moda Siciliana di Mirto, originali del Settecento e Ottocento. La mostra, visitabile tutti i giorni da sabato 3 a domenica 25 novembre, è promossa e organizzata dall’associazione di promozione sociale "In Sicilia" in collaborazione con il Comune di Mirto.
Alle 21.00 è possibile prendere parte alla visita guidata in programma tra i saloni monumentali, il giardino e spazi normalmente chiusi al pubblico: parliamo delle sale del piano nobile a cui si accede da un vestibolo ellittico affrescato con le fatiche di Ercole, come la Galleria o Sala degli specchi, celebre per il suo particolare soffitto interamente ricoperto da specchi, con dipinti raffiguranti una balaustra con sovrastante cielo e fantastici uccelli.
E al VII principe di Palagonia che si devono i lavori, iniziati nel 1749, di completamento del complesso monumentale con le decorazioni e gli arredi interni ed esterni che hanno fatto conoscere nel mondo la sua residenza di Bagheria quale la "villa dei mostri".
Gli elementi che adornano i muri esterni dei corpi bassi sono infatti statue in pietra tufacea d’Aspra raffiguranti animali fantastici, figure antropomorfe, statue di dame e cavalieri, musicisti e caricature varie.
Molto particolare è lo scalone a doppia rampa, realizzato in pietra calcarea, sotto il fastoso principesco stemma della famiglia Gravina.
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