Il gioiello medievale nell’antico quartiere ebraico: visite alla Chiesa del Giovannello di Siracusa

La Chiesa di San Giovannello a Siracusa
I fiumi, i papiri, le catacombe, il teatro, lo splendore candido di Ortigia: anche Siracusa - la greca che competeva con Atene, patria di Archimede e capitale dell’Impero bizantino, distrutta dal terremoto del 1693 e rinata barocca, oggi patrimonio Unesco - apre le porte dei suoi luoghi più belli per "Le Vie dei Tesori" nei tre weekend dal 13 al 29 settembre (leggi l'articolo di approfondimento).
Apre le porte al pubblico la Chiesa di San Giovannello, un gioiellino medievale nell’antico quartiere ebraico. San Giovanni Battista, più conosciuta come San Giovannello, fu edificata sui resti di una basilica paleocristiana del IV secolo, voluta dal vescovo Germano. Conserva la facciata e l’impianto originari del 1380.
l portale è abbellito con un rosone che sembra un merletto ma che non è centrato, a causa di modifiche e rimaneggiamenti subiti dall’edificio nel corso dei secoli, soprattutto nel 1700. L’interno, a tre navate, è sobrio, con archi ogivali. Fino al 1900 nelle celle campanarie che esistono ancora, c’erano due campane, ma poi furono rimosse. Anche diverse tele e varie opere d’arte non ci sono più, trasportate in altre chiese o musei.
Negli ultimi decenni, la chiesa ospitava eventi culturali, ma di recente è stata riaperta al culto.
A Siracusa sono 21 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili. È previsto un pullman su prenotazione domenica 29 settembre da Palermo a Siracusa, al costo di 25 euro.
Apre le porte al pubblico la Chiesa di San Giovannello, un gioiellino medievale nell’antico quartiere ebraico. San Giovanni Battista, più conosciuta come San Giovannello, fu edificata sui resti di una basilica paleocristiana del IV secolo, voluta dal vescovo Germano. Conserva la facciata e l’impianto originari del 1380.
l portale è abbellito con un rosone che sembra un merletto ma che non è centrato, a causa di modifiche e rimaneggiamenti subiti dall’edificio nel corso dei secoli, soprattutto nel 1700. L’interno, a tre navate, è sobrio, con archi ogivali. Fino al 1900 nelle celle campanarie che esistono ancora, c’erano due campane, ma poi furono rimosse. Anche diverse tele e varie opere d’arte non ci sono più, trasportate in altre chiese o musei.
Negli ultimi decenni, la chiesa ospitava eventi culturali, ma di recente è stata riaperta al culto.
A Siracusa sono 21 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili. È previsto un pullman su prenotazione domenica 29 settembre da Palermo a Siracusa, al costo di 25 euro.
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