Il tempio dedicato ad Artemide, la dea greca che difendeva le donne: le visite all'Artemision di Siracusa
L'Artemision di Siracusa
I fiumi, i papiri, le catacombe, il teatro, lo splendore candido di Ortigia: anche Siracusa - la greca che competeva con Atene, patria di Archimede e capitale dell’Impero bizantino, distrutta dal terremoto del 1693 e rinata barocca, oggi patrimonio Unesco - apre le porte dei suoi luoghi più belli per "Le Vie dei Tesori" nei tre weekend dal 13 al 29 settembre (leggi l'articolo di approfondimento).
Apre le porte al pubblico l'Artemision, un tempio dedicato alla protettrice greca di Siracusa, Artemide, dea della caccia, della forza della natura e delle iniziazioni femminili. A lei si rivolgevano le donne per ricevere protezione.
Così fece pure la ninfa Aretusa, alla quale l’insistenza di Alfeo aveva tolto la pace. Artemide l’ascoltò e l’accolse, trasformandola in fonte e regalandole una nuova vita proprio a Siracusa.
Sorto nel punto più alto dell’isoletta di Ortigia, il tempio risale all’epoca dei Gamoroi, o Geomori, i proprietari terrieri discendenti dai coloni corinzi che avevano fondato la città nel 733 avanti Cristo. Edificato in stile ionico, simile ai modelli dell’Asia minore, rimase probabilmente incompleto.
Oggi i resti si trovano accanto al Duomo, nel seminterrato dell’antico palazzo del Senato, attuale sede del Comune.
A Siracusa sono 21 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è parzialmente accessibile ai disabili. È previsto un pullman su prenotazione domenica 29 settembre da Palermo a Siracusa, al costo di 25 euro.
Apre le porte al pubblico l'Artemision, un tempio dedicato alla protettrice greca di Siracusa, Artemide, dea della caccia, della forza della natura e delle iniziazioni femminili. A lei si rivolgevano le donne per ricevere protezione.
Così fece pure la ninfa Aretusa, alla quale l’insistenza di Alfeo aveva tolto la pace. Artemide l’ascoltò e l’accolse, trasformandola in fonte e regalandole una nuova vita proprio a Siracusa.
Sorto nel punto più alto dell’isoletta di Ortigia, il tempio risale all’epoca dei Gamoroi, o Geomori, i proprietari terrieri discendenti dai coloni corinzi che avevano fondato la città nel 733 avanti Cristo. Edificato in stile ionico, simile ai modelli dell’Asia minore, rimase probabilmente incompleto.
Oggi i resti si trovano accanto al Duomo, nel seminterrato dell’antico palazzo del Senato, attuale sede del Comune.
A Siracusa sono 21 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è parzialmente accessibile ai disabili. È previsto un pullman su prenotazione domenica 29 settembre da Palermo a Siracusa, al costo di 25 euro.
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