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"Il viaggio di Vitja detto 'Aglio' per accompagnare Lekha detto 'Ganghero' all'ospizio": la proiezione del film al De Seta

  • I territori del cinema russo contemporaneo
  • Cinema Vittorio De Seta - Palermo
  • 10 dicembre 2018 (evento concluso)
  • 21.00
  • Gratuito
Da mercoledì 5 a lunedì 10 dicembre a Palermo, al Cinema De Seta, è in programma “I territori del cinema russo contemporaneo”, rassegna curata da Claudia Olivieri, docente dell’Università degli Studi di Catania e ideata da Olga Strada, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Mosca.

Sei film e un documentario che offrono una panoramica sulla cinematografia russa contemporanea. La rassegna è nata, sotto il patrocinio del Comune di Palermo, dalla sinergia tra l’Assessorato alla Cultura, il Centro Sperimentale di Cinematografia, il Ministero della Cultura della Federazione Russa e il Consolato Russo a Palermo.

Lunedì 10 dicembre viene proiettato in versione originale con sottotitoli in italiano "Il viaggio di Vitja detto 'Aglio' per accompagnare Lekha detto 'Ganghero' all'ospizio" di Aleksandr Khant (2017). Sarà presente il produttore Fedor Popov.

Trama: Avvincente road-movie à la russe che racconta il classico conflitto generazionale padri/figli ma in chiave “pulp”. In un anonimo paese della provincia russa, il ventisettenne Vitka detto ”Aglio” ha alle spalle un’infanzia passata in orfanotrofio e sogna di abbandonare moglie e figlio perché "gli tolgono l’ossigeno". Vitja ”Aglio” è stato un bambino che nessuno ha mai amato, il suo cuore è inaridito e prosciugato, conduce un’esistenza basica tra sballi e desideri di “sbancare”. La vita fa si che Vitja incontri suo padre, con un passato da malavitoso e per di più invalido. Vitja decide di portarlo all’ospizio, del tutto ignaro delle avventure e dei rischi che lo attendono lungo questo viaggio.

Aleksandr Khant è nato nel 1985 a Chanty-Mansijsk (Siberia). Si è laureato come direttore della fotografia all'Istituto Statale del cinema e della televisione di San Pietroburgo e nel 2012 è laureato in regia dell'Università statale di cinematografia (VGIK). Questo è il suo primo lungometraggio.

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