"In ascolto": mostra delle fotografie di Anton Giulio Onofri al Magneti Cowork
Una delle foto visibili alla mostra
Alcune immagini, come molte altre cose che sono le migliori nel loro genere, sembrano prive di autore. Nelle fotografie di Anton Giulio Onofri non è immediata la percezione della posizione esatta di chi le ha scattate. L'impressione è che tutte le cose, gli edifici, i monumenti, gli animali, e l'autore stesso sia sospeso in aria.
Sotto uno strato di trasparenza, come in una bolla, da immagine, si perpetua così la grazia silenziosa dei luoghi, che si tratti di atmosfere naturalmente propense al silenzio (montagne, biblioteche), oppure di luoghi - ed è qui che sta la vera bravura dell'artista - meno adatti a esso, come il circo, per esempio.
La forza organizzatrice della geometria è un dato e un'eventualità sempre presente. Persino dove, apparentemente, è assente, l'occhio la costruisce tracciando le linee tra i punti sparsi non a casaccio. Inoltre, come ci si aspetterebbe in uno sguardo di tale respiro paesaggistico e monumentale, l'uomo non è del tutto assente, né è rilegato ai margini: semplicemente si è appena allontanato e a momenti ritorna.
Nel 2013 ha pubblicato un romanzo, "Lo splendore e la scimmia", e il suo film dedicato al grandissimo direttore d'orchestra palermitano Franco Ferrara, Il Maestro caduto dal podio, inaugura le trasmissioni in chiaro del canale Sky Classica HD. Attualmente conduce, sempre su Classica HD, La Classica Domanda e cura la regia del programma di Francesco Maria Colombo Papillons.
Sotto uno strato di trasparenza, come in una bolla, da immagine, si perpetua così la grazia silenziosa dei luoghi, che si tratti di atmosfere naturalmente propense al silenzio (montagne, biblioteche), oppure di luoghi - ed è qui che sta la vera bravura dell'artista - meno adatti a esso, come il circo, per esempio.
La forza organizzatrice della geometria è un dato e un'eventualità sempre presente. Persino dove, apparentemente, è assente, l'occhio la costruisce tracciando le linee tra i punti sparsi non a casaccio. Inoltre, come ci si aspetterebbe in uno sguardo di tale respiro paesaggistico e monumentale, l'uomo non è del tutto assente, né è rilegato ai margini: semplicemente si è appena allontanato e a momenti ritorna.
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Anton Giulio Onofri è nato a Roma il penultimo giorno degli anni '50. È autore e regista di alcune trasmissioni televisive cult(urali) Rai e Mediaset degli anni 90: Le Notti dell’Angelo, Onda anomala, Cenerentola. Col nuovo secolo ha deciso di mollare l'effimero dei palinsesti e realizzare in proprio film documentari sulla musica e sull'arte che non scadessero con la messa in onda.Nel 2013 ha pubblicato un romanzo, "Lo splendore e la scimmia", e il suo film dedicato al grandissimo direttore d'orchestra palermitano Franco Ferrara, Il Maestro caduto dal podio, inaugura le trasmissioni in chiaro del canale Sky Classica HD. Attualmente conduce, sempre su Classica HD, La Classica Domanda e cura la regia del programma di Francesco Maria Colombo Papillons.
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