L’Orchestra Jazz Siciliana torna con Ola Onabulé: un'esclusiva nazionale al Santa Cecilia

Ola Onabulè
In scena per "Brass in Jazz" la musica internazionale di Ola Onabulé con un progetto inedito che vede protagonista nuovamente l’Orchestra Jazz Siciliana diretta dal Maestro Antonino Pedone, in scena venerdì 3 e sabato 4 febbraio al Real Teatro Santa Cecilia di Palermo.
Musicista, songwriter, produttore, cantante, Ola Onabulé ha fatto il suo esordio proprio a Umbria Jazz lo scorso luglio, aprendo per Diana Krall, come era accaduto lo scorso autunno per due show alla Royal Albert Hall, Londra.
Londinese di origini nigeriane, prima di diventare musicista ha studiato legge, una molteplice formazione musicale che ha avuto come modelli gli africani Fela Kuti e King Sunny Ade, i grandi del soul americano (Stevie Wonder, Donny Hathaway), il r&b di James Brown ed il jazz di Miles Davis. Personalità eclettica e complessa, il suo talento era tanto evidente da interessare sin da subito le major discografiche.
Il contratto con una grande etichetta non interessava a Ola che invece preferì la libertà che gli permetteva una sua label personale, per la quale produsse il disco di esordio nel 1995. In vent’anni di carriera ne ha realizzati otto, l’ultimo dei quali uscito ad inizio anno, “It’s the peace that deafens“. La sua musica riflette le sue radici musicali, dalla musica yoruba all’afrobeat, dal jazz al soul.
E che, nei testi delle canzoni, parla con orgoglio rabbia e nostalgia di un'Africa con mille problemi ma anche dalle sconfinate risorse alla quale Ola è profondamente legato.
Musicista, songwriter, produttore, cantante, Ola Onabulé ha fatto il suo esordio proprio a Umbria Jazz lo scorso luglio, aprendo per Diana Krall, come era accaduto lo scorso autunno per due show alla Royal Albert Hall, Londra.
Londinese di origini nigeriane, prima di diventare musicista ha studiato legge, una molteplice formazione musicale che ha avuto come modelli gli africani Fela Kuti e King Sunny Ade, i grandi del soul americano (Stevie Wonder, Donny Hathaway), il r&b di James Brown ed il jazz di Miles Davis. Personalità eclettica e complessa, il suo talento era tanto evidente da interessare sin da subito le major discografiche.
Il contratto con una grande etichetta non interessava a Ola che invece preferì la libertà che gli permetteva una sua label personale, per la quale produsse il disco di esordio nel 1995. In vent’anni di carriera ne ha realizzati otto, l’ultimo dei quali uscito ad inizio anno, “It’s the peace that deafens“. La sua musica riflette le sue radici musicali, dalla musica yoruba all’afrobeat, dal jazz al soul.
E che, nei testi delle canzoni, parla con orgoglio rabbia e nostalgia di un'Africa con mille problemi ma anche dalle sconfinate risorse alla quale Ola è profondamente legato.
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