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La nuova stagione del Conservatorio di Palermo: il concerto di apertura al Teatro Massimo

  • Teatro Massimo - Palermo
  • 7 marzo 2023 (evento concluso)
  • 21.00
  • 5 euro
  • Biglietti acquistabili online o direttamente nella biglietteria del teatro (aperta dal lunedì alla domenica dalle ore 9.30 alle ore 15.30 e nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima e fino a mezz’ora dopo l’inizio della rappresentazione). Info al numero 091 6053580
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La redazione

Il direttore Antonino Fogliani (foto di Rosellina Garbo)

Un concerto interamente dedicato alla musica contemporanea.

La nuova stagione del Conservatorio di Palermo si apre, come consuetudine, sul palco del Teatro Massimo di Palermo con il concerto inaugurale che vede protagonista l'Orchestra del Conservatorio, formata da docenti e dai migliori allievi.

L'appuntamento è in programma martedì 7 marzo, alle 21.00, e vede protagonisti tutti i docenti del Conservatorio: dal direttore Antonino Fogliani, che dirige nei più importanti teatri, ai solisti con il giovane pianista Alberto Ferro, che ha già avuto riconoscimenti internazionali, ai compositori Emanuele Casale - le cui opere sono state eseguite in prestigiose istituzioni come la Biennale di Venezia, la Scala di Milano, il Teatro Colon di Buenos Aires, il Parco della Musica di Roma e la BBC Symphony Orchestra - e Giuseppe Crapisi che ha collaborato, fra l’altro, con il Teatro dell’Opera di Pechino, l’Opera House di Baltimora, le Settimane di Monreale e il Teatro Biondo.
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In programma la prima esecuzione di “Light Symphony” di Crapisi dove ‘Light’ descrive un brano articolato in quattro movimenti legati che confluiscono l’uno nell’altro con dimensioni più contenute rispetto alla sinfonia romantica e, contemporaneamente, allude a elementi di
lucentezza timbrica che coniugano riferimenti al modernismo e idee e forme della tradizione.

Di Casale sarà eseguito il Concerto per pianoforte e orchestra, solista Alberto Ferro. In quattro movimenti, il Concerto segue una traiettoria espressiva post-classica: guarda al passato attraverso caratteri, respiri e figure retoriche della cosiddetta “musica classica”, ma si declina pure verso il tempo attuale escludendo tuttavia alcuni caratteri tipici delle avanguardie.

Dal XXI al XX secolo, “Rendering” (“Restoration” of Schubert’s Symphonic Fragment in D major D936A) di Luciano Berio completa la serata inaugurale.

È una composizione sinfonica del 1989-90 distribuita in tre movimenti, che "restaura" la partitura frammentaria della Sinfonia in Re magg. D936 A scritta poco prima di morire da Franz Schubert.
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