Giulia De Spuches in "Amatissima" di Toni Morrison
Il contemporaneo letto ed esplorato attraverso un libro. È questa l’idea che guida questo ciclo d’incontri, giunto alla sua 2a edizione, che propone uno sguardo sul nostro tempo mediato da una “lettura ad alta voce”. Sei incontri in cui ad interrogarsi su cosa sia davvero il contemporaneo sono sei uomini di cultura della nostra città invitati a selezionare un libro e pre-sentarlo al pubblico attraverso una relazione “abitata” da letture e performance interpretative, affidate ai diversi linguaggi delle arti.
Un relatore, due lettori, un musicista e una performance costituiranno, pertanto, il setting di ogni incontro; uno spazio in cui parola, corpo, suono e azione costruiranno la rappresentazione che ciascun relatore farà del suo libro (un romanzo, un saggio, un poema o una sceneggiatura) proposto come viatico che ci aiuti a leggere e a comprendere il contemporaneo; un accadimento attraverso cui la parola raccontata, letta, recitata, o interpretata dai linguaggi delle arti, coniughi i diversi sensi con cui possiamo accoglierla dentro di noi.
Insieme a Giulia De Spuches leggeranno Filippo Luna e Giuditta Perriera, musiche e canti a cura di Davide Velardi e Irene Ientile. "Amatissima" (1987) è un libro della scrittrice e premio Nobel Toni Morrison che trae ispirazione da una storia dal XIX secolo, tuttavia il riflesso sul mondo contemporaneo è evidente. La storia racconta di una casa e delle sue abitanti in un’America dove un fiume traccia ancora una linea di divisione tra libertà e schiavitù. Allo stesso tempo, come dice Morrison stessa, è un romanzo che riflette su cosa significhi per le donne la parola “libera”; ma anche su cosa sia la responsabilità, celebrata dal famoso passaggio del libro: "it was not a story to pass on".
Giulia de Spuches nasce a Palermo. È professoressa di Geografia Culturale all’Università degli Studi di Palermo. Si è sempre occupata di città sia teoricamente sia attraverso ricerche sul campo, ha lavorato sui concetti di periferie e quartiere. Ha pubblicato, su questi argomenti vari articoli e un libro: "La città incompleta", Palumbo, 2002. Altro tema è quello della frontiera poi confluito sul concetto di diaspora, in particolare nello spazio mediterraneo dove si sono analizzate le pluralità dei soggetti e le pratiche del domestico; queste ricerche sono confluite in alcuni articoli e nel libro: "La città cosmopolita. Altre narrazioni", Palumbo, 2011. Attualmente sta lavorando sul corpo come strumento d’indagine per analizzare differenze e forme di resistenza all'interno dello spazio pubblico.
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Elliott Erwitt (per la prima volta) a Palermo: 190 scatti unici a Palazzo Reale
-
MOSTRE
Le opere grafiche di Dario Parisi in "Kimochi": mostra di poster art a Palermo
-
MUSICA E DANZA
"Musica in giardino" all'Orto Botanico: un'orchestra rara nel cuore verde di Palermo