Piano e violino per "Palermo Classica": il concerto di Valentina Lisitsa e Guy Braunstein allo Steri
Il violinista Guy Braunstein
Un violino, un pianoforte, un concerto che diventa occasione di confronto grazie a "Palermo Classica" (leggi articolo di approfondimento): l'appuntamento è per martedì 14 agosto alle 21 allo Steri.
Protagonisti di questo concerto (leggi il programma) sono la pianista Valentina Lisitsa, già nota al pubblico di "Palermo Classica", e il celebre violinista istraeliano Guy Braunstein.
Famoso per essere stato il più giovane Primo Violino di tutti i tempi ad essere ingaggiato dalla Berliner Philharmoniker e per la sua inconfondibile versatilità, Braunstein è sempre più richiesto come direttore d’orchestra.
Nonostante questo, per "Palermo Classica" vestirà il suo ruolo originario di violinista dando vita a un "confronto" musicale con la collega Lisitsa. Insieme eseguiranno un programma fresco e disteso nella prima parte con Mozart e Beethoven.
Segue la trama musicale adagiata in uno spirito di riflessione e ripiegamento introspettivo nell’amabile sonata n. 2, Op. 100 di J. Brahms.
Infine, tratto da una scena dell’Evgeny Onegin di Tchaikovsky, il senso di profonda affettività e delicata poesia culmina con un arrangiamento per violino e pianoforte su uno dei brani più celebri dell’opera, “Letter scene” (Act I).
Protagonisti di questo concerto (leggi il programma) sono la pianista Valentina Lisitsa, già nota al pubblico di "Palermo Classica", e il celebre violinista istraeliano Guy Braunstein.
Famoso per essere stato il più giovane Primo Violino di tutti i tempi ad essere ingaggiato dalla Berliner Philharmoniker e per la sua inconfondibile versatilità, Braunstein è sempre più richiesto come direttore d’orchestra.
Nonostante questo, per "Palermo Classica" vestirà il suo ruolo originario di violinista dando vita a un "confronto" musicale con la collega Lisitsa. Insieme eseguiranno un programma fresco e disteso nella prima parte con Mozart e Beethoven.
Segue la trama musicale adagiata in uno spirito di riflessione e ripiegamento introspettivo nell’amabile sonata n. 2, Op. 100 di J. Brahms.
Infine, tratto da una scena dell’Evgeny Onegin di Tchaikovsky, il senso di profonda affettività e delicata poesia culmina con un arrangiamento per violino e pianoforte su uno dei brani più celebri dell’opera, “Letter scene” (Act I).
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