"Se qualcuno vi chiede l'odore del muschio...": collettiva dell'Accademia di Belle Arti a Palermo

Dettaglio di un'opera di Floriana Romeo
Nuova mostra collettiva dell'Accademia di Belle Arti di Palermo in vicinanza alla lotta delle donne e dei giovani iraniani.
Con opening il 7 marzo alle 17.30, dall'8 marzo al 16 aprile presso Museo Riso, Cappella dell'Incoronazione e Biblioteca di Palazzetto Agnello esposizione dal titolo "Se qualcuno vi chiede l'odore del muschio, sciogliete i vostri capelli e dite: è cosi."
La mostra è visitabile nei seguenti giorni: dal lunedì al venerdì alla Cappella dell’Incoronazione (dalle 9.00 alle 13.00), al Museo Riso tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 9.00 alle 18.30.
Le opere, in gran parte realizzate per la mostra, riflettono sull'idea di libertà, di oppressione del corpo femminile e della dignità della donna. Ma sono, in coro, un inno alla libertà.
L'arte è lo specchio della libertà e da sempre riflette sulle grandi questioni che riguardano i diritti civili ma anche grandi concetti universali come la vita e la morte.
La collettiva vuole sottolineare l'impegno dell'arte e della su un tema così importante, testimoniare solidarietà e vicinanza alla lotta delle donne e dei giovani iraniani.
Trasversale è la lotta così come lo è stata la selezione degli artisti che, difatti, provengono da più corsi dell'Accademia: Arte ambientale e linguaggi sperimentali, Decorazione, Design grafico, Fotografia, Fumetto e Illustrazione, Grafica d'Arte, Pittura e Scultura.
Con opening il 7 marzo alle 17.30, dall'8 marzo al 16 aprile presso Museo Riso, Cappella dell'Incoronazione e Biblioteca di Palazzetto Agnello esposizione dal titolo "Se qualcuno vi chiede l'odore del muschio, sciogliete i vostri capelli e dite: è cosi."
La mostra è visitabile nei seguenti giorni: dal lunedì al venerdì alla Cappella dell’Incoronazione (dalle 9.00 alle 13.00), al Museo Riso tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 9.00 alle 18.30.
Le opere, in gran parte realizzate per la mostra, riflettono sull'idea di libertà, di oppressione del corpo femminile e della dignità della donna. Ma sono, in coro, un inno alla libertà.
L'arte è lo specchio della libertà e da sempre riflette sulle grandi questioni che riguardano i diritti civili ma anche grandi concetti universali come la vita e la morte.
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Per tale regione l'Accademia pensa sia opportuno esprimersi su una questione, che solo geograficamente ci è distante, mentre tocca da vicino la nostra idea di rispetto della dignità personale, dell'affermazione identitaria, dell'autodeterminazione di un popolo sul proprio territorio.La collettiva vuole sottolineare l'impegno dell'arte e della su un tema così importante, testimoniare solidarietà e vicinanza alla lotta delle donne e dei giovani iraniani.
Trasversale è la lotta così come lo è stata la selezione degli artisti che, difatti, provengono da più corsi dell'Accademia: Arte ambientale e linguaggi sperimentali, Decorazione, Design grafico, Fotografia, Fumetto e Illustrazione, Grafica d'Arte, Pittura e Scultura.
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