La rivoluzione come necessità: lo spettacolo "Mouvma" al Teatro Libero
Era il 2011 quando la "rivoluzione dei gelsomini" ha travolto molte città della Tunisia, tra sanguinosi scontri, proteste e sommosse popolari che i giovani tunisini hanno portato avanti fino alla caduta del regime autoritario di Ben Alì.
Disoccupazione, repressione, censura e cattive condizioni di vita: erano questi alcuni dei motivi della rivoluzione che ha coinvolto anche i paesi circostanti.
Portare in scena questo sentimento della rivoluzione come necessità è lo scopo dello spettacolo di Anna Serlenga, nato in collaborazione con Coop Il Teatro e la Galleria Toledo di Napoli e con il supporto del drammaturgo Danil Blanga Gubbay: mercoledì 3 e giovedì 4 giugno alle ore 21.15 il palco del Teatro Libero fa spazio a "Mouvma", che in dialetto tunisino significa movimento, movimento dei corpi che diventa movimento sociale. L'evento si inserisce nell'ambito della rassegna "Presente Futuro".
Tre ragazzi tunisini, Saoussen Badda, Rabii Brahim, Ayman Mejri, che hanno vissuto in prima persona la rivolta sono i protagonisti dello spettacolo: “Nous, qui avons encore 25 ans” fa riferimento proprio al voler raccontare questa necessità, alla dignità di aver voluto lottare per i propri diritti in nome di una condizione di vita migliore.
Nel rievocare le atmosfere della primavera araba, contesto in cui si è svolta la rivoluzione, "Mouvma" vuole suggerire una riflessione su questo tempo, quello odierno, che forse ha bisogno di destarsi da questo torpore, da questa paralisi che nulla a che vedere con quella coscienza rivoluzionaria e sovversiva. Qual è la vita che non richiede di essere cambiata?
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