"The Aliens": disagio contemporaneo e alienazione nello spettacolo del Libero
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LETTUR
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Giovanni Arezzo, Francesco Russo e Jacopo Venturiero in "The Aliens"
Due trentenni (o quasi) che vivono in un mondo tutto loro, un ragazzo giovane da trascinare in una dimensione estraneante: sono i protagonisti di "The Aliens", in scena al Teatro Libero di Palermo dal 5 al 7 aprile.
Prodotto da Khora Teatro/Pierfrancesco Pisani di Roma, lo spettacolo di Annie Baker vede in scena Giovanni Arezzo, Francesco Russo e Jacopo Venturiero, diretti da Silvio Peroni.
La storia che si racconta è quella di Kj e Jasper, che passano la maggior parte del loro tempo nel retrobottega di un bar, seduti su panchine di plastica. Non interagiscono: si limitano a rimanere seduti e a parlare dei loro interessi, primo tra tutti Charles Bukowski.
E proprio come Bukwoski pensano alla scrittura, all’alcol, alle donne. In più, c’è la loro passione per la musica: devono formare "La Band", cercano un nome e optano per The Aliens. Ma non come alieni: come alienati.
Nel loro mondo, privato, infine, entra Evan, un giovane garzone del bar: timido, vergine al mondo e alle donne, con quell’aria naif tipica dell’angoscia adolescenziale. E così, i due, decidono di iniziarlo alla vita, non quella di tutti, bensì la loro.
Prodotto da Khora Teatro/Pierfrancesco Pisani di Roma, lo spettacolo di Annie Baker vede in scena Giovanni Arezzo, Francesco Russo e Jacopo Venturiero, diretti da Silvio Peroni.
La storia che si racconta è quella di Kj e Jasper, che passano la maggior parte del loro tempo nel retrobottega di un bar, seduti su panchine di plastica. Non interagiscono: si limitano a rimanere seduti e a parlare dei loro interessi, primo tra tutti Charles Bukowski.
E proprio come Bukwoski pensano alla scrittura, all’alcol, alle donne. In più, c’è la loro passione per la musica: devono formare "La Band", cercano un nome e optano per The Aliens. Ma non come alieni: come alienati.
Nel loro mondo, privato, infine, entra Evan, un giovane garzone del bar: timido, vergine al mondo e alle donne, con quell’aria naif tipica dell’angoscia adolescenziale. E così, i due, decidono di iniziarlo alla vita, non quella di tutti, bensì la loro.
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