"Zombitudine": l´orrore della condizione quotidiana di tutti noi

L'orrore e il terrore dei morti viventi, dove morto vivente non è più colui che torna in vita assetato di membra umane, ma chi porta avanti una vita senza alcuna gioia e interesse: questo è "Zombitudine", il nuovo spettacolo del cartellone serale della 47ma Stagione del Teatro Libero, del duo performativo Elvira Frosini e Daniele Timpano.
Un uomo e una donna, rifugiati in un teatro insieme al pubblico. In questo spazio di illusoria resistenza attendono l’arrivo di qualcuno, di qualcosa: un nuovo inizio? La morte? Una rivoluzione? Un cambiamento? Non si sa se bello o brutto, ma un evento sta arrivando. O forse arrivano gli Zombi.
"Zombitudine" non è uno spettacolo horror ma uno spettacolo sull’orrore di questo nostro tempo, su questa condizione di semi-vita che ci sentiamo addosso. La Zombitudine, appunto. Gli Zombi siamo noi. La Zombitudine è la nostra condizione quotidiana.
Così in scena, come in sala. Stretti tra l’emergenza di un evento imminente e devastante e una quotidianità claustrofobica in cui la vita da assediati è divenuta normalità, si fa fatica a focalizzare il pericolo o la salvezza.
Quella dello Zombi è l’immagine palingenetica della nostra fine o forse, visto che la fine è probabilmente già arrivata e i tempi in cui viviamo di stenti sono tempi moribondi, morti, decomposti, addirittura un’immagine di speranza, l’unica prospettiva di rinascita, l’unica forma di vita alternativa.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Elliott Erwitt (per la prima volta) a Palermo: 190 scatti unici a Palazzo Reale
-
FESTIVAL E RASSEGNE
Grandi nomi e prime mondiali al "Sicilia Jazz Festival": le stelle della musica a Palermo
-
MOSTRE
"Spazio Umano" a Palermo: visionari e visioni nella chiesa di San Mamiliano