Mozart e Stravinsky: il Conservatorio di Palermo inaugura la Stagione al Teatro Massimo

Il direttore d'orchestra Antonino Fogliani
Torna al Teatro Massimo il concerto inaugurale della stagione artistica del Conservatorio "Alessandro Scarlatti" di Palermo, quest'anno è dedicato alla pace, contro la guerra e ogni forma di violenza. Il 2 marzo l'Orchestra sinfonica, formata da allievi e docenti, riprende la consuetudine interrotta a causa della pandemia e sale sul palco diretta dal maestro Antonino Fogliani.
L'affermato musicista e direttore d’orchestra da quest’anno insegna presso l’Istituto. Il concerto è arricchito dalla presenza di cantanti molto amati dal pubblico come il mezzosoprano Marianna Pizzolato, il basso Ugo Guagliardo e il tenore Luca Dordolo. Raffinato il programma che mette insieme due classici che uniscono secoli di produzione e di insegnamento musicale: la Sinfonia n. 41 «Jupiter» di W. A. Mozart e «Pulcinella» di Igor Stravinsky.
Il fortunato soprannome della la Sinfonia n. 41 «Jupiter» di Mozart si deve all’impresario londinese Johann Peter Salomon che per primo ha intuito come la figura del dio romano potesse rappresentare perfettamente il mix di maestosità, gioia e stupore evocato dall’opera. I primi tre movimenti sono caratterizzati da una scrittura volutamente semplice che ha il compito di introdurre gradualmente gli spettatori alla maestosità di un finale in cui trionfa ogni sorta di complessità contrappuntistica.
Invece "Pulcinella" di Stravinsky è un balletto in un atto per piccola orchestra e tre voci soliste ispirato alla commedia dell’arte. Stravinsky ha riorchestrato musiche incompiute che si pensava fossero composte da Giovanni Battista Pergolesi. Si è poi scoperto che gli autori erano in realtà vari compositori italiani del XVIII secolo, tra cui Domenico Gallo, Fortunato Chelleri e lo stesso Pergolesi.
L'affermato musicista e direttore d’orchestra da quest’anno insegna presso l’Istituto. Il concerto è arricchito dalla presenza di cantanti molto amati dal pubblico come il mezzosoprano Marianna Pizzolato, il basso Ugo Guagliardo e il tenore Luca Dordolo. Raffinato il programma che mette insieme due classici che uniscono secoli di produzione e di insegnamento musicale: la Sinfonia n. 41 «Jupiter» di W. A. Mozart e «Pulcinella» di Igor Stravinsky.
Il fortunato soprannome della la Sinfonia n. 41 «Jupiter» di Mozart si deve all’impresario londinese Johann Peter Salomon che per primo ha intuito come la figura del dio romano potesse rappresentare perfettamente il mix di maestosità, gioia e stupore evocato dall’opera. I primi tre movimenti sono caratterizzati da una scrittura volutamente semplice che ha il compito di introdurre gradualmente gli spettatori alla maestosità di un finale in cui trionfa ogni sorta di complessità contrappuntistica.
Invece "Pulcinella" di Stravinsky è un balletto in un atto per piccola orchestra e tre voci soliste ispirato alla commedia dell’arte. Stravinsky ha riorchestrato musiche incompiute che si pensava fossero composte da Giovanni Battista Pergolesi. Si è poi scoperto che gli autori erano in realtà vari compositori italiani del XVIII secolo, tra cui Domenico Gallo, Fortunato Chelleri e lo stesso Pergolesi.
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