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Tre fotografi siciliani per "Paesaggi Temporali": il teatro Biondo apre le porte all'arte contemporanea

  • BiondArte
  • Teatro Biondo - Palermo
  • Dal 25 ottobre al 11 novembre 2019 (evento concluso)
  • Visitabile dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 13.00. Chiuso il lunedì
  • Gratuito
Balarm
La redazione

Particolare della foto "Il vento" di Filippo Sproviero

In ogni angolo della Terra l'energia ricevuta dal Sole cambia con le stagioni e con essa anche l'umore di ogni individuo. Non è un luogo comune infatti che dove splende il sole molti mesi l'anno la gente è felice e sorridente e mano a mano che ci si sposta verso il nord dell'equatore la gente è più introversa e meno propensa ai rapporti umani. 

A tal proposito tre fotografi siciliani indagano i fenomeni atmosferici in relazione al paesaggio: "La nebbia" di Giovanni Franco, "La pioggia" di Michele Ginevra e "Il vento" di Filippo Sproviero. Un viaggio nei luoghi, urbani e naturali, alla ricerca di sintonie con gli stati d'animo. 

Ed è proprio con l'inaugurazione della mostra fotografica "Paesaggi Temporali" nel foyer della Sala Strehler alle ore 19 di venerdì 25 ottobre che il Teatro Biondo di Palermo apre le porte all'arte contemporanea. Il nuovo progetto "BiondArte", infatti, si pone l'obiettivo di favorire il dialogo e l’incrocio tra linguaggi diversi. 
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Il prossimo appuntamento sarà il 3 novembre alle 19 con l'inaugurazione della mostra fotografica "Macerie e tacchi a spillo" di Piero Tauro, dedicata allo spettacolo "Palermo Palermo" di Pina Bausch e realizzata in collaborazione con le Orestiadi di Gibellina, allestita nello Spazio Guicciardini nell'ambito di una giornata dedicata alla coreografa tedesca.

Nel corso della stagione, inoltre, in collaborazione con BAM (Biennale Arcipelago Mediterraneo), i corridoi e i foyer del Biondo ospitano creazioni e installazioni di giovani artisti ispirate al tema "Traghetti". Gli allestimenti e l'arredo degli spazi di accoglienza del Teatro sono curati dagli allievi della facoltà di Architettura dell'Università di Palermo coordinati da Giuseppe Marsala.

«Ogni arte, già da decenni, fatica a restare confinata nella propria casella – spiega la direttrice del Teatro Biondo Pamela Villoresi – Ognuno sconfina nell'arte dell'altro, cercando armonie, sinergie, contrasti, nuovi codici espressivi, insomma più libertà. 

Nei musei compaiono immagini e filmati, irrompono suggestioni sonore, interagiscono umani che si muovono e parlano, che ci raccontano qualcosa: fanno teatro? Sono sempre più richiesti concerti e recital in cui la musica si sposa con la parola recitata; in teatro, a gamba tesa, sono entrati scultori e pittori (io stessa ho collaborato a lungo con Arnaldo Pomodoro e più recentemente con Michele Ciacciofera). 

Gli artisti sentono l'esigenza di andare oltre, di creare qualcosa che non sia più definibile. Il Teatro Biondo non può restare insensibile di fronte a queste pulsioni e se ne vuole fare carico, affiancandosi al prezioso lavoro della fondazione Federico II nella ricerca e promozione dei giovani talenti, soprattutto, ma non solo, di quelli del nostro territorio, proponendo un piccolo cartellone di Spettacoli d’arte. Il Teatro Montevergini - luogo di culto laico e di trasmigrazioni storiche - ci appare con evidenza il luogo ideale per accogliere queste trasmigrazioni di espressioni e creatività». 
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