Un libro che si interroga sul perché del fenomeno mafioso: Amelia Crisantino presenta "Capire la Mafia"
Sono tanti i libri sulla mafia a riempire interi scaffali nelle librerie, ma "Capire la mafia. Dal feudo alla finanza" di Amelia Crisantino è un libro che si interroga sulle cause, che prova a ricostruire le modalità seguite dal sistema mafioso per radicarsi nel tempo lungo della storia, così duttile da mimetizzarsi e poi rispuntare esibendo nuove vitalità.
Domenica primo dicembre la scrittrice è protagonista del nuovo appuntamento di CoopCulture organizzato al Culture Concept Store del museo Salinas di Palermo. Con lei dialogano Nino Caleca e Aurelio Angelini.
Una prima ridotta edizione di questo testo fu pubblicata nel lontano 1994 dalla casa editrice La Luna con la prefazione di Nicola Tranfaglia: era un libretto che aveva i suoi lettori ideali fra i banchi di scuola, che cercava di fare capire la mafia, rintracciandone i fili nel tempo per arrivare sino al nostro presente.
Oggi quel testo è stato totalmente riscritto rispondendo sempre all’esigenza di offrire uno strumento che andasse oltre gli stereotipi, le emergenze emotive, i luoghi comuni e il sentito dire
Il libro comincia con l’osservare la Sicilia al centro del Mediterraneo, dove spesso è frontiera geografica e molte cose si spiegano se adottiamo la particolare ottica interpretativa della frontiera: siamo in una terra dove la violenza è la trama in cui si radicano i rapporti sociali, dove si combatte un eterno conflitto per il potere.
A partire dai gruppi mafiosi che agiscono nel latifondo per arrivare alla mafia finanziaria, la Sicilia-frontiera è lo sfondo di una storia complessa dove si intrecciano elementi arcaici e postmoderni.
Domenica primo dicembre la scrittrice è protagonista del nuovo appuntamento di CoopCulture organizzato al Culture Concept Store del museo Salinas di Palermo. Con lei dialogano Nino Caleca e Aurelio Angelini.
Una prima ridotta edizione di questo testo fu pubblicata nel lontano 1994 dalla casa editrice La Luna con la prefazione di Nicola Tranfaglia: era un libretto che aveva i suoi lettori ideali fra i banchi di scuola, che cercava di fare capire la mafia, rintracciandone i fili nel tempo per arrivare sino al nostro presente.
Oggi quel testo è stato totalmente riscritto rispondendo sempre all’esigenza di offrire uno strumento che andasse oltre gli stereotipi, le emergenze emotive, i luoghi comuni e il sentito dire
Il libro comincia con l’osservare la Sicilia al centro del Mediterraneo, dove spesso è frontiera geografica e molte cose si spiegano se adottiamo la particolare ottica interpretativa della frontiera: siamo in una terra dove la violenza è la trama in cui si radicano i rapporti sociali, dove si combatte un eterno conflitto per il potere.
A partire dai gruppi mafiosi che agiscono nel latifondo per arrivare alla mafia finanziaria, la Sicilia-frontiera è lo sfondo di una storia complessa dove si intrecciano elementi arcaici e postmoderni.
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