Una sartina e una "Pupa di Pezza" come amica: lo spettacolo per famiglie a Villa Filippina

Aurora Miriam Scala e Maria Chiara Pellitteri in "La Pupa di Pezza"
È notte. Nella stanzetta di una casa della provincia siciliana degli anni ’50, in mezzo a vestiti, cappelli, cappotti, mezzi busti, grucce e accessori accumulati, c’è una sartina di nome Maria che si appresta a lavorare.
Inizia così "La Pupa di Pezza" , lo spettacolo della Compagnia “La Bottega del Pane Young” (con Aurora Miriam Scala e Maria Chiara Pellitteri) che va in scena domenica 10 ottobre al Parco Villa Filippina nell'ambito della rassegna Marameo del Teatro Ditirammu di Palermo, dedicata ai bambini e alle famiglie.
Accanto alla sartina c'è un baule con sopra alcuni indumenti da rammendare. Mentre Maria è intenta a cucire i bottoni su un vestito, parla fra sè e sè di quanto è faticosa la sua giornata tra figli, marito, casa e lavoro; tanto che alcune volte è costretta a lavorare persino di notte.
Il pensiero vola ai tempi felici e spensierati dell’infanzia, a quando non c’erano altri pensieri che quello dello studio e del gioco, a quando la sua più cara compagna di giochi era “la pupa di pezza”, oramai andata perduta.
Ed è proprio in questo momento che dal baule comincia a fare capolino la sua Pupa, che senza farsi vedere da Maria, le fa qualche scherzetto: le ruba brandelli di stoffa, tira fuori dal baule gomitoli colorati e mette sottosopra tutta la stanza. Maria si accorge del disordine e non se ne capacita, fino a chè d’un tratto comincia a sentire dei rumori provenire proprio dal baule.
Dal suo interno sbuca con suo grande stupore l’amata Pupa di pezza.
Inizia così "La Pupa di Pezza" , lo spettacolo della Compagnia “La Bottega del Pane Young” (con Aurora Miriam Scala e Maria Chiara Pellitteri) che va in scena domenica 10 ottobre al Parco Villa Filippina nell'ambito della rassegna Marameo del Teatro Ditirammu di Palermo, dedicata ai bambini e alle famiglie.
Accanto alla sartina c'è un baule con sopra alcuni indumenti da rammendare. Mentre Maria è intenta a cucire i bottoni su un vestito, parla fra sè e sè di quanto è faticosa la sua giornata tra figli, marito, casa e lavoro; tanto che alcune volte è costretta a lavorare persino di notte.
Il pensiero vola ai tempi felici e spensierati dell’infanzia, a quando non c’erano altri pensieri che quello dello studio e del gioco, a quando la sua più cara compagna di giochi era “la pupa di pezza”, oramai andata perduta.
Ed è proprio in questo momento che dal baule comincia a fare capolino la sua Pupa, che senza farsi vedere da Maria, le fa qualche scherzetto: le ruba brandelli di stoffa, tira fuori dal baule gomitoli colorati e mette sottosopra tutta la stanza. Maria si accorge del disordine e non se ne capacita, fino a chè d’un tratto comincia a sentire dei rumori provenire proprio dal baule.
Dal suo interno sbuca con suo grande stupore l’amata Pupa di pezza.
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