Visita all'Ex Palazzo delle Poste: l'Italia agricola e marinara nell'affresco fascista di Morici
"L'allegoria dell'Italia" di Gino Morici
Anche quest'anno Caltanissetta aderisce alla manifestazione "Le Vie dei Tesori", aprendo le porte al suo cuore più autentico, sempre con il valido aiuto del Comune e in collaborazione con le istituzioni del territorio.
Ogni venerdì, sabato e domenica, dal 14 al 30 settembre, saranno 15 i luoghi da visitare, tra cripte, chieste, fortini, castelli, siti archeologici e palazzi nobiliari.
Edificato tra il 1930 e il 1934, il Palazzo delle Poste e Telegrafi sorge sul sito della seicentesca chiesa di Sant’Antonino. La chiesa, demolita nel 1916, era annessa al convento dei Frati Minori Riformati, divenuto poi caserma dei Carabinieri e oggi ufficio tecnico. Alcuni ambienti del nuovo imponente edificio furono decorati negli anni Trenta del secolo scorso da Gino Morici e da Gaetano Sparacino.
Nel 1939 Morici dipinge "L’Allegoria dell’Italia”, un olio su tela posto nel primo piano nell’ex sala del telegrafo. Nel dipinto il pittore mostra l'adesione al ritorno all'ordine affrontando le tematiche care al Regime fascista: il lavoro e la fatica umana nonché la vocazione agricola e marinara dell'Italia. Attualmente il palazzo è di proprietà della Banca di Credito Cooperativo del Nisseno.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
Ogni venerdì, sabato e domenica, dal 14 al 30 settembre, saranno 15 i luoghi da visitare, tra cripte, chieste, fortini, castelli, siti archeologici e palazzi nobiliari.
Edificato tra il 1930 e il 1934, il Palazzo delle Poste e Telegrafi sorge sul sito della seicentesca chiesa di Sant’Antonino. La chiesa, demolita nel 1916, era annessa al convento dei Frati Minori Riformati, divenuto poi caserma dei Carabinieri e oggi ufficio tecnico. Alcuni ambienti del nuovo imponente edificio furono decorati negli anni Trenta del secolo scorso da Gino Morici e da Gaetano Sparacino.
Nel 1939 Morici dipinge "L’Allegoria dell’Italia”, un olio su tela posto nel primo piano nell’ex sala del telegrafo. Nel dipinto il pittore mostra l'adesione al ritorno all'ordine affrontando le tematiche care al Regime fascista: il lavoro e la fatica umana nonché la vocazione agricola e marinara dell'Italia. Attualmente il palazzo è di proprietà della Banca di Credito Cooperativo del Nisseno.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
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