Visita guidata ai Giardini di Palazzo Reale: l'oasi delle meraviglie di Federico II
I giardini del palazzo Reale a Palermo
Torna la manifestazione de "Le vie dei tesori" (visualizza l'articolo di approfondimento), che giunge alla sua undicesima edizione e dal 29 settembre al 29 ottobre apre le porte dei luoghi d'arte di Palermo, di quelli dimenticati e di quelli normalmente chiusi.
Durante tutti i weekend della manifestazione sarà possibile visitare i Giardini di Palazzo Reale.
Il giardino sopra le mura di Palazzo Reale è un luogo lontano, prezioso, colmo di piante rare, virgulti, succulente, fiori, disposti in ordinati settori, ognuno dedicato a un genere: qui le plumelie, lì gli aranci amari, qui i cactus, lì le ninfee.
Si sale lungo la strada che una volta percorrevano le carrozze e si arriva ad un ambiente sospeso tra terra e cielo: il giardino sopra le mura - di cui si hanno le prime tracce nelle cronache dell’arabo Ibn Jubair nel 1184 – riluce dei tempi in cui era Genoard, sotto Guglielmo II, luogo di delizie tanto che Boccaccio vi ambientò una delle novelle del Decamerone.
Il giardino ha sempre seguito le vicende di Palazzo Reale: dimora o fortificazione, e stette a guardare quando il Ferramolino fece costruire il bastione San Pietro, a metà ‘500: risale a quegli anni un passaggio sotterraneo che corre lungo l’intero bastione: serviva per le ronde che tenevano sotto controllo eventuali attacchi.
Durante tutti i weekend della manifestazione sarà possibile visitare i Giardini di Palazzo Reale.
Il giardino sopra le mura di Palazzo Reale è un luogo lontano, prezioso, colmo di piante rare, virgulti, succulente, fiori, disposti in ordinati settori, ognuno dedicato a un genere: qui le plumelie, lì gli aranci amari, qui i cactus, lì le ninfee.
Si sale lungo la strada che una volta percorrevano le carrozze e si arriva ad un ambiente sospeso tra terra e cielo: il giardino sopra le mura - di cui si hanno le prime tracce nelle cronache dell’arabo Ibn Jubair nel 1184 – riluce dei tempi in cui era Genoard, sotto Guglielmo II, luogo di delizie tanto che Boccaccio vi ambientò una delle novelle del Decamerone.
Il giardino ha sempre seguito le vicende di Palazzo Reale: dimora o fortificazione, e stette a guardare quando il Ferramolino fece costruire il bastione San Pietro, a metà ‘500: risale a quegli anni un passaggio sotterraneo che corre lungo l’intero bastione: serviva per le ronde che tenevano sotto controllo eventuali attacchi.
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