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Al Tempietto la "Dote" di Domenico Pellegrino

Facce qualunque di gente incontrata per strada saturano il suolo sotto i piedi: l'installazione di Domenico Pellegrino in mostra al Tempietto della musica

Balarm
La redazione
  • 19 dicembre 2012

Volti comuni, facce ignote oppure note di gente incontrata per strada. Gente qualunque presta il suo volto per l'installazione di Domenico Pellegrino "Dote" che inaugurerà giovedì 20 dicembre alle ore 18 al Tempietto della Musica, in piazza Castelnuovo, e resterà allestita fino al 6 gennaio 2013. Pellegrino è pittore e scenografo, che ha poi trovato la sua più autentica ispirazione nell’arte digitale; è stato uno dei primi artisti che negli scorsi anni hanno deciso di dedicare tutta la propria attività artistica alla registrazione e alla catalogazione di personaggi-modello della vita giovanile quotidiana. Da una nota stampa sull'iniziativa, che rientra nella programmazione Palermo 2013, si legge:

Un tappeto di volti da attraversare, da calpestare. Facce qualunque, a saturare il suolo, come una grana fitta fitta sotto ai piedi. Il miraggio di una moltitudine silenziosa: quasi provando a ritrovare se stessi, in mezzo a tutti questi volti sparsi, si scrutano i lineamenti, i dettagli, le forme fragili emerse. (...) Piuttosto che il clamore di una grande proiezione sparata sulla facciata di un palazzo, sceglie un luogo intimo, in cui lo stupore possa essere racchiuso e poi dischiuso, lentamente, ad ogni ingresso, ad ogni passo. Entrare e trovarsi in una scatola di luce, disegnata nel volume della notte. (...) Ma da dove arrivano questi volti? A chi appartengono? A tutti, come a nessuno. Volti qualunque, per l’appunto, rubati alle strade, ai luoghi del quotidiano, alla bellezza dell’anonimato (...). Identità in transito. Stavolta ai disegni del pizzo si sostituiscono quelli delle luminarie, arabeschi di festa, anche qui legati alla storia della città: nell’innesto si ridefiniscono i connotati di volti indistinti, mimetizzati con l’architettura.

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