ARTE E ARCHITETTURA
"Past Euphoria": l'identità europea in mostra a Palermo
Alla Galleria X3 di Palermo arriva "Past - Euphoria. Post - Europa", selezione di scatti di Fabio Sgroi sull'instabilità europea visitabile ad ingresso gratuito fino al 20 gennaio
L'onda lunga dell'instabilità europea è protagonista di "Past - Euphoria. Post - Europa", mostra fotografica di Fabio Sgroi a cura di Salvatore Davì, organizzata negli spazi della Galleria X3 (via Catania 35) e visitabile ad ingresso gratuito dal lunedì a sabato, dalle 16 alle 19, fino al 20 gennaio.
Il progetto di Fabio Sgroi è concentrato sull’instabilità identitaria dell’Europa Centro-Orientale di fronte alle conseguenze dovute allo smembramento dei regimi e all’avvento della democrazia: i suoi scatti raccontano la quotidianità di una società ancora alla ricerca di un’identità.
Così, a raccontarsi sono i volti abrasi e luoghi corrosi dalla memoria, ma anche dalla modernità, che portano i segni dell’euforia moderna, nonostante precipitino nella malinconia di un passato irrequieto. L'epicentro del lavoro di Fabio Sgroi è la Germania, una nazione che continua a portare i segni di un atroce passato.
Il progetto, nato negli anni Novanta e sviluppato fino ai giorni nostri, attraversa anche quei territori che hanno vissuto una forte tensione identitaria, paesi come l’Albania, l’Austria, la Bulgaria, la Macedonia, la Polonia, la Repubblica Ceca, la Romania, la Slovacchia e l’Ungheria.
Il progetto di Fabio Sgroi è concentrato sull’instabilità identitaria dell’Europa Centro-Orientale di fronte alle conseguenze dovute allo smembramento dei regimi e all’avvento della democrazia: i suoi scatti raccontano la quotidianità di una società ancora alla ricerca di un’identità.
Così, a raccontarsi sono i volti abrasi e luoghi corrosi dalla memoria, ma anche dalla modernità, che portano i segni dell’euforia moderna, nonostante precipitino nella malinconia di un passato irrequieto. L'epicentro del lavoro di Fabio Sgroi è la Germania, una nazione che continua a portare i segni di un atroce passato.
Il progetto, nato negli anni Novanta e sviluppato fino ai giorni nostri, attraversa anche quei territori che hanno vissuto una forte tensione identitaria, paesi come l’Albania, l’Austria, la Bulgaria, la Macedonia, la Polonia, la Repubblica Ceca, la Romania, la Slovacchia e l’Ungheria.
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