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Tagli alle scuole: Palermo, studenti in rivolta

Il corteo partito da piazza Politeama si è fermato ai Quattro Canti, dove alcuni studenti hanno occupato il Comune srotolando uno striscione

  • 7 ottobre 2011

Palermo capofila delle novanta città italiane che venerdì 7 ottobre si sono svegliate tra cortei e manifestazioni: ottomila studenti sono scesi in piazza per aderire alla protesta nazionale contro i tagli alla scuola pubblica, abbracciando l’intera città in un percorso che, partendo alle 9.30 da piazza Politeama ha raggiunto i Quattro Canti. Paralizzato il traffico, che nel centro storico è stato chiuso per permettere il passaggio degli studenti. Il corteo, riunito dal Coordinamento studenti medi, ha puntato all’occupazione di Palazzo delle Aquile, sede di rappresentanza del Comune di Palermo.

Dalla finestra del primo piano gli studenti hanno calato uno striscione che racchiude il messaggio della manifestazione, una dimostrazione dello stato di insoddisfazione che attanaglia il mondo dell’istruzione. Dal malcontento per il caro libri all’insoddisfazione per i tagli alla scuola pubblica; traffico in tilt e strade bloccate per dare spazio ai cori studenteschi che esortano una scuola libera, gratuita e slegata dalle logiche di mercato, forte dissenso anche contro il tetto delle 50 assenze ed il 5 in condotta.

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