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Unità d’Italia: una mostra a Palazzo Sant’Elia

Un collettivo di 150 fra immagini e documenti inediti, che abbracciano un periodo cronologico compreso tra ottobre 1860 e aprile 1861

Balarm
La redazione
  • 24 agosto 2010

La storia letta attraverso le carte, i sigilli, le formule ufficiali e quelle più confidenziali, attraverso l’inchiostro e le immagini. Si tratta della mostra storico-documentaria “Unum – 150 anni d’Italia”, di stanza a Palazzo Sant’Elia (via Maqueda 81, Palermo) e che resterà aperta con ingresso libero fino al 5 settembre, con i seguenti orari: martedì, mercoledì, giovedì, domenica dalle 18 alle 21; venerdì e sabato dalle 18 alle 24.

Inserita nel cartellone di appuntamenti culturali di “Provincia in festa 2010” e organizzata dalla Provincia regionale di Palermo, l’esposizione copre un periodo cronologico compreso tra ottobre 1860 e aprile 1861, ovvero i mesi “caldi” del processo di Unificazione, con l’impresa dei Mille, la nascita dell’amministrazione garibaldina, il Plebiscito siciliano e l’annessione dell’isola alla corona sabauda. La compongono un collettivo di 150 pezzi, di cui 70 provengono dall’Archivio storico provinciale e 80 fanno parte della collezione privata di Guglielmo Moncada.

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Avvenimenti, personaggi, trame politiche e delicati rapporti personali, disegni a volte oscuri, ambizioni, rivivono attraverso le lettere autografe di Cavour, Minghetti, Vittorio Emanuele II, di patrioti siciliani come Ruggero Settimo, Mariano Stabile, Francesco Crispi, Filippo Cordova, Gregorio Ugdulena, Casimiro Pisani, attraverso i decreti originali, le disposizioni e i regolamenti e l’ampio materiale iconografico della collezione privata, ovvero fotografie, litografie, stereoscopie e stampe dell’epoca, nonché articoli di giornali italiani e stranieri.

Le immagini esposte rievocano la Palermo dello sbarco dei Mille, con le strade, le case, il popolo minuto, le lotte e le barricate, e le pagine ingiallite di “Le Monde” e altre testate prestigiose dell’epoca, italiane e straniere, osservavano da lontano le vicende della “nuova” Italia. In mostra anche una triquetra (il caratteristico, antico simbolo della Trinacria, con una testa e tre gambe) realizzata interamente in bronzo e risalente al XVIII secolo. La scultura fa parte della collezione di Guglielmo Moncada e rivela sin nei minimi dettagli l’originale immagine della Sicilia a “tre punte”. Per maggiori informazioni sull’esposizione consultare il sito www.provinciainfesta.it

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