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Basta il diploma per lavorare nei Beni Culturali: il concorso da mille posti del Mibac

Personale che dovrà custodire e vigilare su musei, parchi pubblici e luoghi di interesse per conto del Ministero dei beni culturali: il concorsone (e gli altri bandi in arrivo)

Balarm
La redazione
  • 12 agosto 2019

Il colosseo a Roma

Sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il bando di concorso per l’assunzione di 1052 "unità di personale non dirigenziale" a tempo indeterminato che dovranno custodire e vigilare su musei, parchi pubblici e luoghi di interesse artistico per conto del Ministero dei beni culturali.

I vigilianti assunti saranno inquadrati nella II Area, posizione economica F2 (lo stipendio iniziale dovrebbe attestarsi sui 1600 euro al mese o poco meno). Per partecipare al concorso non è necessaria la laurea, ma basta un diploma: la domanda va presentata entro 45 giorni dalla pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale, avvenuta il 9 agosto (visualizza e scarica il bando).

Le prove sono tre: risulteranno vincitori coloro che otterranno un punteggio maggiori degli altri candidati. In basso trovate tutte le informazioni su materie, requisiti e prove d’esame.

Non è finita qui. Sono in arrivo comunque migliaia di assunzioni per il ruolo di funzionari e assistenti al Mibac: grazie un altro bando di concorso che vedrà altre 250 unità, tra le 500 unità già previste dalla Legge di bilancio 2019, con qualifica dirigenziale di III area funzionale e settore funzionario-amministrativo e la laurea, in questo secondo caso, è d’obbligo.
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A queste se ne aggiungeranno altre 3.600 previste dal cosiddetto "Decreto Concretezza" (una riforma del reclutamento per rendere più veloci le assunzioni nella pubblica amministrazione, oltre all’insieme di interventi per combattere l’assenteismo) che avrà efficacia a partire dal 7 luglio 2019 «mediante il quale sarà possibile per le Amministrazioni dello Stato procedere all’assunzione di personale a tempo indeterminato», ha detto ancora Vacca.

«Stante l’incidenza sull’organico del Ministero dei Beni Culturali degli interventi normativi concernenti forme di pensionamento anticipato, come Quota 100 e Opzione Donna - continua il Sottosegretario - e tenuto conto dell’età media dei lavoratori in servizio presso il Ministero, appare verosimile ipotizzare nel triennio 2018-2020 che un ampio contingente di circa 6mia unità di personale potrà raggiungere i requisiti anagrafici e contributivi necessari per il pensionamento».
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