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A novembre in Sicilia ci sono ancora gli "zappagghiuna": il rimedio è sempre uno

Complice il caldo continuano a imperversare. Hai provato di tutto, dal classico zampirone agli ultrasuoni. Alla fine solo lei è in grado di liberarti dai succhiasangue

Alessandro Panno
Appassionato di sicilianità
  • 10 novembre 2022

Le pioggie sembrano essere arrivate ed i più freddolosi hanno cominciato ad infagottarsi come mummie, tuttavia questo non ha portato alla scomparsa dei nostri cari zappagghiuna, costringendo i più ad attuare dei rimedi che, si spera, possano essere risolutivi.

La saggezza popolare da sempre suggerisce il Gelsomino. Quindi, Gelsomino rampicante, arbusto, "peri i Gelsomino", deodorante al Gelsomino, insomma… Gelsomino “unneghiè”. Ma loro, "sprigiuse", forti e consapevoli del loro potere, ronzano tutto attorno in formazione incuranti dei nostro sforzi.

Appurato che tale pianta è, con probabilità, tutta una truffa organizzata dalla lobby dei vivaisti si rende necessario trovare altre soluzioni! Si passa quindi alla racchetta elettrica, divertentissima… i primi 5 minuti. Dopo tale lasso di tempo ed aver sviluppato 36 tipologie diverse di gomito del tennista, passi lo strumento ai “picciriddi” i quali cominciano immediatamente ad elettrizzare e folgorare tutto a 360 gradi. Compresa la nonna che dorme beata sulla sedia a dondolo!
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Ingegno e necessità suggeriscono di passare quindi al classico zampirone. Facilissimo! Lo si posiziona sull’apposita base di metallo in dotazione (forse) e se ne brucia l’ estremità. Gli effluvi “dovrebbero” tenere lontani i gioiosi insetti, ma nella realtà, nel raggio di 20 kilometri, tutto vene intossicato fuorchè loro! Ed è inutile comprare quelli aromatizzati al gelsomino o alla citronella o al cannolo di Dattilo, l’effetto camera a gas non va via.

Non da meno districare le spirali dal malefico incastro è qualcosa di inaudito. "Santiando" si proverà in tutti i modi, sfidando le leggi della fisica e della fisiologia fin quando la si spezzerà in tanti piccoli monconi che verranno accesi singolarmente ed in diverse posizioni, creando così un sorta di cortina fumogena capace di bloccare il traffico aereo.

Le zanzare, frattempo, saranno riunite intorno al fumo per una rilassante sauna. Ed allora i fornelletti elettrici con piastrine? Dovrebbero essere efficaci. Ma avete mai provato a leggere le precauzioni d’uso delle piastrine? Non usare in ambienti chiusi, areare bene il locale prima, durante e dopo l’uso, (scusate ma se io lo "areo" non entrano le zanzare?), non toccare le piastrine con le mani e qualora lo si fosse fatto, lavatele accuratamente con una soluzione di acqua, Clorexidina e plutonio al 99%.

E ancora tenere fuori dalla portata di bambini, anziani, nomi, cose, città e animali, non disperdere nell’ambiente ed in caso di smarrimento allertare il nucleo NBC dell’ esercito, infine se il prodotto viene usato in modo improprio, (ma quale minchia sono sti modi impropri?) può portare alla MORTE.

Bene, è l’arma definitiva! Indossati guanti in lattice triplo spessore, maschera antigas, tuta bianca da isolamento chimico e batteriologico e dopo aver montato il fornelletto in un punto strategico, chiudete la porta della stanza e vi apprestate a pregustare il dolce sapore della vittoria e del sonno dei giusti.

Dopo un ragionevole lasso di tempo entrerete nella stanza solo per vedere le zanzare utilizzare il fornelletto come “garigghia”, mentre voi al rimo respiro vedrete il mastro di chiavi, figlio di Mterr, cugino di Ptorr, amico degli Zurg che vi impone di inginocchiarvi alla nuova razza dominante del pianeta.

Ecco allora le essenze. La promessa è di tenere lontani i simpatici "zappagghiuna" con il loro profumo. Le istruzioni ci guidano verso il Nirvana ed il Walhalla unificati in un unico posto perfetto. Vengono promessi momenti idilliaci, in cui avvolti nel profumo dei fiori di lavanda o muschio sognerete distese immense di prati verdi, comodamente distesi sul divano della vostra dimora.

Accendete il diffusore, (disegnato almeno da Pininfarina), nella presa di corrente e le zanzare sembrano accusare il colpo, voleranno professando la pace e mettendo fiori nei pungiglioni, fin quando reggono botta. Dopo, incazzate come cinghiali sotto anabolizzanti, partiranno all’attacco. La fine di tutto!

C’è poi chi usa i repellenti spray. Lo spruzzi e diventi subito repellente! Ed in effetti, dal “feto ni nasche” che arriva non mi sento di dissentire. In questi fantastici spray c’è sempre indicato, “con una piacevole profumazione allo Chanel n.5”, in realtà, se è in programma evento sociale, annullatelo! A meno che non vi piaccia essere trattato come un appestato.

Ma non trascurate anche vanche il fenomeno dell’ “insivu”. Immergetevi in una mistura di sapone ed olio esausto per automobili, e sarete in ogni caso meno unti e scivolosi, che non usando uno di questi repellenti.

Ma l’uomo moderno non demorde per cui, ecco gli ultrasuoni. Questi miracolosi apparecchietti, finanche portatili o con app per cellulare, appena accesi, produrranno un sibilo che al contrario delle promesse sarà perfettamente udibile. Qualcosa di trascurabile, “amunì non si sente niente”, “pffff…na fissaria!”, ma non è così. Questo innocuo e flebile suono si farà strada nelle circonvoluzioni del vostro cervello come uno stiletto caldo in un panetto di burro.

Comincerà a distruggere ed alterare tutte le vostre sinapsi fino alla totale follia! Nel frattempo stuoli di zanzare si raduneranno attorno il vostro apparecchio ad ultrasuoni per organizzare il più grande rave party della storia “zanzaresca”.

Quindi rimane un’unica cosa, l’extrema ratio, l’ultimo passo prima della follia. Sua maestà la tappina. Usata soprattutto la notte, quando, in preda ad una sorta di delirio assassino, accenderete le luci di casa e con gli occhi iniettati di sangue inizierete la vostra personalissima caccia. Nulla, come la sensazione di colpire la zanzara con la “tappina” e vedere i suoi resti immersi nel vostro senso liquido vitale vi darà un’ estasi più grande. La vostra risata da sadico risuonerà nel silenzio della notte.
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