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A Palermo screening gratuiti per le donne anche in tre cliniche private: quali sono

Per la prima volta, l'Asp assicura l'intero iter degli esami per la prevenzione del tumore al collo dell'utero anche nelle case di cura private accreditate

Balarm
La redazione
  • 12 dicembre 2025

Screening di prevenzione

Per la prima volta, le case di cura private accreditate con setting ostetrico-ginecologico entrano ufficialmente nella rete dello screening del tumore della cervice uterina (o collo dell'utero) dell’Asp di Palermo. Grazie a una sinergia operativa definita con le direzioni delle strutture coinvolte, le Casa di Cura Candela, Triolo Zancla e Villa Serena partecipano attivamente al percorso di prevenzione dedicato alle donne tra i 25 e i 64 anni.

L’iniziativa rappresenta un importante ampliamento dell’offerta territoriale: le pazienti potranno quindi aderire allo screening direttamente nel luogo in cui sono gi, seguite e fidelizzate. L’Asp assicura gratuitamente l’intero iter – dalla fornitura del materiale al ritiro dei campioni, dalla loro analisi presso la propria Unità operativa di Anatomia Patologica fino agli eventuali approfondimenti e cure – garantendo gli stessi standard erogati nelle strutture aziendali.

«L’ingresso delle Case di cura accreditate nella rete dello screening rappresenta un passaggio strategico e innovativo – sottolinea il direttore sanitario dell’Asp di Palermo, Antonino Levita – grazie alla collaborazione con il privato accreditato offriamo alle donne un ventaglio più ampio di punti di accesso e rendiamo la prevenzione ancora più vicina e fruibile. Solo aumentando l’adesione allo screening possiamo intercettare precocemente le lesioni e ridurre l’incidenza del tumore della cervice uterina».

Il progetto HPV dell’Asp di Palermo si apre, così, ad una rete più ampia, integrata e capillare, rafforzando la capacità del sistema sanitario di raggiungere e proteggere un numero sempre maggiore di donne.

«È un passo ulteriore – ha concluso Levita - per rafforzare la cultura della prevenzione e contrastare un tumore che oggi, grazie a diagnosi tempestive e percorsi organizzati, può essere intercettato e trattato con grande efficacia».

«La partecipazione delle strutture di diritto privato del sistema sanitario regionale alla rete di screening dell’Asp di Palermo è espressione di una collaborazione concreta, fondata su una responsabilità condivisa nella tutela della salute delle donne – ha dichiarato Barbara Cittadini, vicepresidente nazionale di Aiop e presidente di Aiop Sicilia – le nostre realtà operano in sinergia con il Servizio sanitario regionale, mettendo a disposizione competenze professionali, prossimità ai cittadini e capacità organizzativa. Un modello che rafforza l’integrazione del sistema sanitario regionale e ne valorizza la capacità complessiva di risposta ai bisogni di prevenzione».
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