CRONACA
Addio Chiluzzo: "donava la frittura dorata e croccante a tutti i palermitani e i forestieri"
"Filetti di sgombro a mezz'asta" scrive qualcuno su Fb. Una battuta che ha un significato profondo e i palermitani (e non solo) lo sanno. La Kalsa e la città piangono il re del cibo da strada
Chiluzzo e i babbaluci (foto pagina Fb)
"Filetti di sgombro a mezz'asta" scrive su Fb Fabrizio Pedone, uno dei tanti palermitani che in queste ore stanno commentando la notizia della sua scomparsa. Una battuta che ha un significato profondo e i palermitani (e non solo) lo sanno. La Kalsa e la città piangono il re del cibo da strada.
Panini con lo sgombro (un must), panelle, crocchè, melenzane fritte, Babbaluci ( a tradizione per santa Roisalia e non solo) e tutto ciò che il cibo da strada contempli, era (ed è) lì. Difficile che un palermitano non sia passato da Chiluzzo, metà di intere genreazioni. E meta di turisti che rimangono incantati sia al palato che alla vista.
Tanti i commenti sui social dopo l'annuncio dei familiari che hanno scritto: "Riposa in pace, porteremo il tuo nome con immenso orgogli"o
C'è persino chi gli ha dedicato la pagina di un libro, come Eliana Messineo che scrive: "Caro Chiluzzo, oggi è un giorno triste. Spero che mi perdonerai (più che altro che perdonerai il gatto nero della Vucciria) se per esigenze narrative ti avevo fatto morire al giusto punto di cottura nell'esercizio delle tue funzioni: donare la frittura dorata e croccante a tutti noi palermitani e forestieri.
Ero sicura, in realtà, che il gatto ti avesse donato una delle sue sette vite e che la morte romanzata potesse invece allungare la tua. Ma in fondo è così. Tu non morirai mai. E sarai per sempre il re della Kalsa e del panino panelle, crocché e melanzane fritte"
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