CURIOSITÀ
Amato dai catanesi è il "nettare bianco" dal sapore divino: il mandorlo, tra storia e mito
Dal gusto unico e irresistibile, è una vera bontà a cui difficilmente si riesce a rinunciare. Tuttavia, non tutti sono a conoscenza delle sue origini
Latte di mandorla siciliano
Altre ricerche, inoltre, hanno confermato che le mandorle divennero oggetto di commercio sotto i Fenici; furono loro, a quanto pare, i primi a renderle note in Sicilia e in gran parte del Mediterraneo. Ben presto, infatti, ebbero larga diffusione anche tra i Greci che, oltre ad elogiarne il sapore, ne avevano individuato le straordinarie potenzialità nutritive. Ulteriori approfondimenti hanno dato prova del loro uso anche per la preparazione di salse; in passato, infatti, non erano pochi i casi in cui venivano approntate delle salse a base di mandorle. Fu, però, dal periodo medievale che le tavole sfoggiarono per la prima volta il fatidico latte di mandorla.
Fillide,invece, rimase nella sua terra ad aspettare che facesse ritorno sano e salvo da lei; ma la sorte non fu affatto benevola. Dal giorno della sua partenza erano già passati dieci lunghissimi anni e la giovane donna, in pena per il suo amato, si lasciò morire di disperazione. La sua tragica fine impietosì persino la dea Atena che, facendo uso dei propri poteri, trasformò la povera vittima in un mandorlo.
Poco dopo, Acamante rientrò in Tracia e il sol desiderio che serbava nell’animo era proprio quello di annunciare il suo arrivo a Fillide. Quando venne a conoscenza della triste verità, si abbandonò ad un doloroso pianto.
Col cuore in frantumi, si recò al cospetto dell’albero e abbracciò teneramente il tronco. Ecco che improvvisamente accadde qualcosa di incredibile: dai rami non spuntarono foglie, ma solo fiori dolci e delicati. Un incantevole prodigio che, secondo la leggenda, si ripete ogni anno con l’ingresso della primavera.
Ed è proprio nell’arco compreso tra la stagione primaverile e quella estiva che il consumo del latte di mandorla risulta elevatissimo. Inoltre questo drink dal sublime gusto, viene spesso preparato in casa con le proprie mani; e poi, in particolar modo a Catania, quasi tutti ne sono completamente ghiotti.
Esistono vari modi per realizzarlo: c’è chi predilige il metodo più sbrigativo che consiste nel diluire il panetto con l’acqua, così come c’è chi preferisce frullare le mandorle siciliane spellate con dell’acqua. Ovviamente, in quest’ultimo caso il tempo impiegato per approntarlo è di gran lunga maggiore. Ad ogni modo, ne risulterà ugualmente un “nettare bianco" dal sapore divino.
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