ESPERIENZE
Ammiri la costa e ti porta a nuovi sapori: la navetta per i "viaggi di gusto" in Sicilia
Un sistema integrato di treno e navetta gratuita collega la costa tra Bagheria e Cefalù alle Cantine Duca di Salaparuta per un turismo sostenibile e culturale
Degustazione Duca di Salaparuta
Tra mare e architetture storiche, tra arte contemporanea e memoria produttiva, la costa tra Bagheria, Casteldaccia, Santa Flavia e Cefalù si trasforma oggi in un paesaggio narrante, al centro di una nuova visione del turismo esperienziale in Sicilia.
Grazie a un sistema integrato treno/navetta gratuita, attivo da lunedì 28 luglio fino a sabato 30 agosto, i viaggiatori in arrivo da Palermo, Cefalù e da altri poli turistici della costa potranno raggiungere in modo comodo e sicuro le Cantine Duca di Salaparuta.
Un progetto che unisce vino, mobilità sostenibile e patrimonio culturale in un’unica esperienza, frutto della collaborazione tra il Comune di Casteldaccia, Città del Vino e Duca di Salaparuta, storica casa vinicola che nel 2024 ha celebrato i suoi 200 anni.
Sono oltre 40 i treni regionali che ogni giorno collegano il tratto tra Cefalù e Bagheria con fermata a Casteldaccia, dove una navetta messa a disposizione dal Comune accompagnerà i visitatori fino in Cantina, con corse previste su più fasce orarie.
Il tragitto stesso diventa parte dell’esperienza: il treno percorre una costa di grande suggestione, collegando luoghi iconici come le ville barocche di Bagheria, il borgo marinaro di Santa Flavia e le Cantine di Casteldaccia, luogo d’incontro tra storia produttiva, design contemporaneo ed enoturismo.
Un circuito culturale integrato, in cui il vino è veicolo di scoperta, relazione e racconto del territorio.
All’interno delle Cantine, i visitatori vengono accolti da un’esperienza multisensoriale che unisce architettura, memoria produttiva e installazioni artistiche permanenti, come “Poliedrica” di Arrigo Musti: un’opera simbolica che interpreta il territorio come spazio stratificato di identità e trasformazioni.
«Il nostro è un terroir enoculturale – sottolinea Roberto Magnisi, Direttore delle Cantine – dove il vino è il punto di partenza per scoprire molto di più: l’anima di un paesaggio costiero, la storia di una comunità, il legame con l’arte e con il tempo. Questa iniziativa rende l’enoturismo più accessibile, consapevole, connesso al territorio in modo intelligente e sostenibile».
Dal punto di vista ambientale, infatti, l’iniziativa rappresenta un modello virtuoso. Il treno è il mezzo collettivo con le minori emissioni specifiche di CO₂ in Europa. Un elemento che assume ulteriore rilevanza in relazione al nuovo codice della strada e all’attenzione crescente verso la sicurezza post-degustazione.
Il progetto mira a promuovere un turismo culturale integrato, capace di connettere le Cantine con le altre realtà d’eccellenza del territorio. L’obiettivo non è solo attrarre nuovi flussi, ma restituire centralità culturale a un’area che ha fatto della bellezza e della qualità produttiva una firma riconoscibile a livello nazionale e internazionale.
Questa iniziativa si propone come modello replicabile, fondato su un approccio sistemico al turismo esperienziale: un viaggio che parte dalla stazione e arriva al cuore delle Cantine, attraversando arte, paesaggio, memoria e innovazione. Una nuova forma di accoglienza siciliana, in cui la cultura del vino incontra la cultura del territorio.
Grazie a un sistema integrato treno/navetta gratuita, attivo da lunedì 28 luglio fino a sabato 30 agosto, i viaggiatori in arrivo da Palermo, Cefalù e da altri poli turistici della costa potranno raggiungere in modo comodo e sicuro le Cantine Duca di Salaparuta.
Un progetto che unisce vino, mobilità sostenibile e patrimonio culturale in un’unica esperienza, frutto della collaborazione tra il Comune di Casteldaccia, Città del Vino e Duca di Salaparuta, storica casa vinicola che nel 2024 ha celebrato i suoi 200 anni.
Sono oltre 40 i treni regionali che ogni giorno collegano il tratto tra Cefalù e Bagheria con fermata a Casteldaccia, dove una navetta messa a disposizione dal Comune accompagnerà i visitatori fino in Cantina, con corse previste su più fasce orarie.
Il tragitto stesso diventa parte dell’esperienza: il treno percorre una costa di grande suggestione, collegando luoghi iconici come le ville barocche di Bagheria, il borgo marinaro di Santa Flavia e le Cantine di Casteldaccia, luogo d’incontro tra storia produttiva, design contemporaneo ed enoturismo.
Un circuito culturale integrato, in cui il vino è veicolo di scoperta, relazione e racconto del territorio.
All’interno delle Cantine, i visitatori vengono accolti da un’esperienza multisensoriale che unisce architettura, memoria produttiva e installazioni artistiche permanenti, come “Poliedrica” di Arrigo Musti: un’opera simbolica che interpreta il territorio come spazio stratificato di identità e trasformazioni.
«Il nostro è un terroir enoculturale – sottolinea Roberto Magnisi, Direttore delle Cantine – dove il vino è il punto di partenza per scoprire molto di più: l’anima di un paesaggio costiero, la storia di una comunità, il legame con l’arte e con il tempo. Questa iniziativa rende l’enoturismo più accessibile, consapevole, connesso al territorio in modo intelligente e sostenibile».
Dal punto di vista ambientale, infatti, l’iniziativa rappresenta un modello virtuoso. Il treno è il mezzo collettivo con le minori emissioni specifiche di CO₂ in Europa. Un elemento che assume ulteriore rilevanza in relazione al nuovo codice della strada e all’attenzione crescente verso la sicurezza post-degustazione.
Il progetto mira a promuovere un turismo culturale integrato, capace di connettere le Cantine con le altre realtà d’eccellenza del territorio. L’obiettivo non è solo attrarre nuovi flussi, ma restituire centralità culturale a un’area che ha fatto della bellezza e della qualità produttiva una firma riconoscibile a livello nazionale e internazionale.
Questa iniziativa si propone come modello replicabile, fondato su un approccio sistemico al turismo esperienziale: un viaggio che parte dalla stazione e arriva al cuore delle Cantine, attraversando arte, paesaggio, memoria e innovazione. Una nuova forma di accoglienza siciliana, in cui la cultura del vino incontra la cultura del territorio.
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