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Assegno unico per i figli, aumenti in arrivo: come cambiano gli importi e tutte le novità

A partire da gennaio 2023 scatteranno due importanti novità per le famiglie beneficiare della misura: ecco nel dettaglio cosa cambierà dall'anno prossimo

Balarm
La redazione
  • 27 settembre 2022

Aumenti in vista per i beneficiari dell'assegno unico, il contributo mensile riconosciuto alle famiglie per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili. A partire da gennaio 2023 infatti per la misura scatteranno diverse novità, tra quelle più interessanti l'aggiornamento degli importi e le modalità di domanda. Ecco nel dettaglio cosa cambierà.

Aumenti in vista e nuovi limiti Isee
Come anticipato, la principale novità che riguarda le famiglie è il ricalcolo degli importi. L'assegno unico - così come prevede la norma - è infatti soggetto ad adeguamenti annuali legati anche alle variazioni del costo della vita. Considerato l'aumento dei prezzi, si prevede anche un rialzo degli importi dell'assegno e un ampliamento dei limiti Isee.

Nel dettaglio: l'importo massimo dovrebbe passare dai 175 euro ai 189 euro e si amplia anche il limite Isee che ne ha diritto: dai 15mila euro si passa ai 16.200 euro. A cambiare sarà anche il limite massimo di reddito, oltre il quale non si ha diritto alla misura: dai 40mila attuali si dovrebbe passare ai 43.200 euro e, in questo caso, l'assegno minimo mensile aumenterebbe a 54 euro (non più dunque 50 euro).
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Per conoscere l'importo cui si ha diritto, sul suo sito l'Inps ha messo a disposizione un simulatore per l'assegno mensile, che da gennaio verrà aggiornato con i nuovi limiti Isee.

Domande automatiche da gennaio
Altra importante novità in arrivo per le famiglie riguarda le modalità di presentazione delle domande, che da gennaio sarà automatica. Dal 2023 infatti per usufruire dell'assegno unico non sarà più necessario presentare richiesta, bensì l’Inps erogherà automaticamente ogni anno il sussidio agli aventi diritto di cui conosce la situazione reddituale.

Il rinnovo però non sarà automatico per tutti. Nel caso in cui subentrino cambiamenti nei requisiti e redditi, i beneficiari sono tenuti a dare esplicita comunicazione all'istituto. È il caso per esempio di nuove nascite o per i figli che hanno compiuto i 22 anni d'età. Così pure quando subentrano variazioni di reddito o del patrimonio.

Per maggiori informazioni si può consultare il sito web ministeriale dedicato all'assegno unico universale.
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