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Bimba rischia di morire a scuola, ma ha un angelo custode: "Così le ho salvato la vita"

Il marsalese Angelo Tummarello ricorda quei momenti: "Le manovre di primo soccorso vanno insegnate a tutti". Per quel gesto ha ricevuto una onorificenza

Serena Giacalone
Studentessa di Lettere
  • 4 giugno 2025

Il sindaco di Marsala Massimo Grillo con il pediatra Angelo Tummarello

Una storia di attimi di paura e lieto fine è quella in cui è rimasto coinvolto circa un anno fa il pediatra Angelo Tummarello, di Campobello ma marsalese di adozione, che si trovava in una scuola primaria di Mazara del Vallo per una relazione sull’alimentazione.

Da relatore a soccorritore, il passo è stato breve e infatti si è ritrovato a salvare la vita di una bambina di 8 anni, colta improvvisamente da un grave malore. È stato un gesto eroico, ma il pediatra sottolinea di aver agito istintivamente.

«Sono intervenuto come professionista, seguendo la mia deontologia di medico». Un gesto che non è passato inosservato, tanto che il 2 giugno è stato ospite della Prefettura di Trapani per ricevere l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Repubblica Italiana.

«È accaduto tutto improvvisamente», racconta Tummarello, ricordando quella giornata di un anno fa.

«Stavo esponendo la mia relazione quando mi ha chiamato la vicepreside. Essendo io l’unico medico... vedendo il suo volto, che era evidentemente pallido, sono uscito dalla stanza».

E ancora: «La donna, devo dire, in modo molto intelligente, ha portato la bambina in corridoio, allontanandola dalla classe dove c’erano circa 60 bambini».

Cosa era successo? «La piccola aveva una crisi lipotimica, che causa perdita di conoscenza; di conseguenza, mi sono apprestato a soccorrerla, preoccupato anche da una forte decelerazione cardiaca».

Per un medico è fondamentale mantenere la lucidità. «In quel momento è subentrata la calma che deve avere un pediatra - racconta Tummarello - con lucidità ho chiesto al personale scolastico di avere un defibrillatore e di chiamare il 118».

Un atto di coraggio che il medico ci tiene a sottolineare, anche nel rispetto della sua mansione: «Fare il pediatra è un mestiere che richiede grande coraggio, come lo è per altri mestieri, ad esempio il chirurgo o il neurochirurgo».

«Io sapevo quello che dovevo fare - continua Tummarello - ho cercato di distendere la testa della bambina, per evitare che la lingua potesse ostruire la trachea, causando così problemi nelle manovre. A quel punto sono susseguite le normali procedure con il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca».

Il sollievo provato dopo momenti di panico generale il pediatra lo descrive così: «Dopo è arrivato il 118 e l’hanno portata in ambulanza. Fortunatamente, la collega dell’ospedale mi ha detto che si era ripresa; è stata una grande soddisfazione, mi ha alleggerito il cuore».

Quell'episodio dimostra quanto sia importante che genitori ed educatori siano preparati sulle manovre di primo soccorso.

«È una questione che mi sta molto a cuore. Facendo parte del Rotary di Marsala, ho sposato un progetto: facciamo dei corsi per preparare bidelli, insegnanti, ma anche persone che lavorano in contesti di grande affluenza sociale, come tribunali e uffici».

Tummarello non nasconde l'emozione per l'onorificenza ricevuta. «Ha lasciato un segno importante. Per me è una cosa inaspettata. Mi ha dato una grande soddisfazione».

Anche perché «provengo da una famiglia di proprietari terrieri, una famiglia sana e legata all’agricoltura. Il fatto che nel mio ambito familiare si vada ad annoverare un Cavaliere è sicuramente motivo di grande orgoglio per i miei genitori, che purtroppo non ci sono più».
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