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Gli Isolani: con gli anziani ci vuole pazienza 2

La prima cosa di cui si lamentano gli anziani è che noi giovani non sappiamo ascoltare. Ma forse sull’isola anche altri non reggono la verbosità di Don Mimì...

  • 3 marzo 2004

Da questa settimana spero faccia piacere a chi si regala qualche attimo di relax con “Gli Isolani”, che di volta in volta pubblicheremo due strisce invece che una. Una decisione che ci è sembrata naturale, alla luce dei complimenti che i nostri autori ricevono di continuo. Ma bando alle ciance e spendiamo due parole sulla nuova autrice di questa settimana, che ha realizzato la seconda delle strisce che leggerete: Rosa La Barbera. E’ nata in quel di Termini Imerese nel vicino 1978, nel mese in cui nessuno dei tuoi compagni di ti può fare il regalo, dopo un anno che tu li fai a loro: luglio! Disegna praticamente da quando è nata (gli ostetrici dicono di avere trovato l’utero pieno di strani graffiti….), conquistandosi subito il titolo di “fotocopiatrice”, perché riusciva a riprodurre perfettamente tutto quello che le passava davanti (anche i compiti, diciamolo pure!), accompagnata da interi pacchi di merendine al cioccolato che divorava in un nonnulla! Nonostante le evidenti carenze affettive, afferma che tutti gli amici che ha li ha conosciuti grazie al disegno. E questo ci sembra giusto dirlo, per sfatare il mito del fumettista chiuso solo e disperato nella sua stanzetta a disegnare!

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Dal fotopiare al disegnare il passo è breve, e scopre il fumetto al terzo anno dell’Istituto d’Arte, dove incontra il suo da allora inseparabile compagno di vita e d’avventure: il Pucci (Simpatico epiteto dietro il quale si cela Giuseppe Quattrocchi, che abbiamo già pubblicato), che comincia a prestarle quegli “strani giornalini”, Dylan Dog in particolare. Quindi via insieme per una folgorante carriera all’Accademia, prematuramente interrotta da quei simpatici professori che ancora nel 2004 richiamano gli alunni che fanno fumetti al grido di: “Ancora pupiddi!”. Dalla fuga dall’accademia al corso di fumetto che attualmente frequenta è stata solo una paziente attesa. Ultimo ma non ultimo l’ingresso nel Gruppo Trinacria che, dalle parole di Rosa, “mi ha permesso di conoscere persone in grado di risvegliare in me la voglia di disegnare e di impossessarmi della Disney...vabbè magari mi basterebbe solo far parte del team della Disney! Per ora sono qui pronta a nuove rocambolesche avventure fumettistiche!” Anche per oggi è tutto amici. Buona lettura!

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